Lipofilling

Il grasso autologo può rappresentare, anche se con alcuni limiti, una buona possibilità di riempimento di depressioni o di ricostituzione di volumi carenti.
Si utilizza, quindi, non per la correzione delle rughe ma per il riempimento di pieghe quali le nasogeniene, la ricostituzione degli zigomi ed il riempimento del labbro.
I limiti della metodica di lipofilling sono rappresentati dalla consistenza del grasso, a volte diversa rispetto al riempimento originale (zigomi) e il tempo limitato di presenza: infatti viene quasi completamente riassorbito nell'arco di un anno. Presenta, però, rispetto al collagene la possibilità di essere utilizzato in grandi volumi indipendentemente dal costo del trattamento.

La tecnica di lipofilling

Si delimitano delle zone di adiposità localizzata dalle quali i grasso verrà prelevato. Le zone vengono anestetizzate con un anestetico locale e con adrenalina.
Il prelievo viene effettuato con un ago da G14 attaccato ad un siringa messa in aspirazione. Il grasso prelevato viene così trattato:

  • shock osmotico con acqua distillata;
  • denaturazione biologica mediante ultrasuoni;
  • completa eliminazione dei liquidi di lavaggio e dei trigliceridi.

Si ottiene una massa omogenea di materiale biologico (connettivo, stromi cellulari, etc.) che viene raccolta in piccole siringhe da 5 cc.
Detto materiale viene reimpiantato utilizzando dei cateteri venosi da G22 che permettono un limitato trauma di ingresso e, grazie alla distensione del teflon, il passaggio del materiale biologico.