Carnitina

Generalità

La carnitina è un costituente naturale delle cellule, nelle quali svolge un ruolo fondamentale nella utilizzazione dei grassi. E' l'unica sostanza vettrice utilizzabile dagli acidi grassi per attraversare la membrana mitocondriale ed essere avviati verso l'ossidazione.

L'ossidazione degli acidi grassi riduce l'utilizzazione periferica del glucosio, aumentando di conseguenza la disponibilità energetica della cellula.

La carnitina viene utilizzata come: coadiuvante nella cura di alcune forme di miocardiopatie (in quanto stimola la contrattilità delle fibre miocardiche) e come ricostituente (permettendo un miglior utilizzo energetico degli acidi grassi, aumenta la resistenza alla fatica e può essere di aiuto per intaccare le riserve di grassi negli sforzi aerobici).

E' presente in buone quantità nella carne rossa, un' integrazione (previo consulto medico) può essere utile in caso di dieta o di attività fisica intensissima.

Proprietà e Benefici

Esistono evidenze scientifiche secondo le quali l'integrazione con estratti titolati di acetil L Carinitna può risultare utile per:

  • facilitare l'ingresso degli acidi grassi a lunga catena all'interno dei mitocondri, dove vengono ossidati per produrre energia;
  • favorire la conversione del piruvato e del lattato ad AcetilCoA, soprattutto a livello delle fibre di tipo I (a contrazione lenta);
  • l'acetil carnitina può quindi rappresentare un valido aiuto per migliorare la performance durante esercizi fisici di durata, specie se di prevalente impegno aerobico (marcia, maratona, ciclismo, sci di fondo ecc.) o misto aerobico-anaerobico (calcio)
  • potenziare le funzionalità cognitive;
  • supportare l'attività cardiaca, con effetto bradicardizzante durante intesi sforzi fisici (riduzione della frequenza cardiaca), dato che il cuore utilizza prevalentemente acidi grassi a scopo energetico;
  • coadiuvare la perdita di peso indotta dal connubio tra alimentazione equilibrata, lievemente ipocalorica, ed attività fisica;
  • aumentare la massa magra ( + massa muscolare ) a scapito di quella grassa (riduzione del grasso corporeo);
  • migliorare la fertilità dello sperma aumentando la motilità e la soppravivenza degli spermatozoi;

Ruolo biologico

La carnitina è una molecola sintetizzata dall'organismo al livello epatico a partire da aminoacidi essenziali quali lisina e metionina in presenza di vitamine del gruppo B (B1 e B6) e vitamina C.

L'importanza di questa molecola nel controllo del metabolismo cellulare è da ricondurre al suo ruolo di carrier degli acidi grassi a lunga catena verso l'ambiente mitocondriale.

Questi ultimi infatti non sono in grado di permeare liberamente le membrane mitocondriali raggiungendo la matrice, sede del processo di beta ossidazione, e pertanto devono interagire con la carnitina, definendo il complesso Acil-Carnitina, target di specifici trasportatori in grado di mediarne il trasferimento verso la matrice mitocondriale.
Raggiunta questa sede, specifici enzimi mediano il distacco dell'acido grasso dalla carnitina, permettendo a quest'ultima di essere recuperata e resa disponibile per nuovi cicli, e all'acido grasso di essere ossidato con la relativa produzione di gruppi acetili utili a rifornire il ciclo di Krebs ed infine a produrre energia.

Oltre ad una funzione puramente metabolica, la Carnitina sembra presentare anche un ruolo protettivo nei confronti della cellula muscolare e cardiaca, principale sede di accumulo, prevenendo il danno indotto da specie reattive dell'ossigeno e molecole con attività ossidanti.

Dato il ruolo chiave nel metabolismo intermedio, la carnitina viene oggi impiegata con successo nella pratica clinica come coadiuvante nelle terapie per patologie neurodegenerative e cardiovascolari.

Uso nella pratica sportiva

E' noto come il metabolismo lipidico giochi un ruolo fondamentale nel bilancio energetico, rappresentando la principale fonte di approvvigionamento durante l'esercizio fisico condotto al 50 – 60 % della VO2 max.
Diversi studi infatti dimostrano come in queste condizioni le concentrazioni di carnitina non esterificata tendano a diminuire sensibilmente, riducendo le capacità ossidative del muscolo, determinando un calo della performance e aumentando così l'insulto ossidativo.

Alla luce di questi dati quindi, l'integrazione con carnitina dovrebbe garantire un ripristino del pull muscolare di questa molecola, sostenendo il muscolo durante la sua attività.

Nonostante l'ottima base teorica della supplementazione, la reale pratica integrativa sembra scontrarsi con un problema significativo, rappresentato dalla bassa capacità di assorbimento intestinale della carnitina assunta oralmente e dalla difficoltà di incrementarne il relativo pull muscolare.

Tuttavia sono presenti vari studi in letteratura nei quali l'assunzione di carnitina per intervalli di tempo non inferiori alle quattro settimane si è rilevata utile nel :

  • Migliorare le capacità energetiche del muscolo, durante l'esercizio aerobico e submassimale;
  • Ridurre i markers di danno muscolare;
  • Migliorare la performance grazie ad una maggior resa energetica;
  • Ritardare l'insorgenza della sensazione di fatica.

Un ottimizzazione di questi risultati potrebbe ottenersi attraverso la formulazione di protocolli in grado di ottimizzare l'assorbimento intestinale di carnitina ed il relativo accumulo al livello muscolare.

Dosaggi

Gli studi presentano numerosi dosaggi e tempistiche di assunzione, relative all'integrazione con carnitina.
Tra questi quelli che sembrano fornire i migliori effetti, ottimizzando l'assorbimento intestinale di questa molecola, prevedono cicli di circa 4 settimane con dosaggi crescenti o decrescenti che vanno dai 2.5 gr ai 500 mg giornalieri.

L'assorbimento potrebbe essere ottimizzato dalla concomitante assunzione di carboidrati, in grado di migliorare l'uptake muscolare di questa molecola, e dalla suddivisione della dose totale in più somministrazioni.

Effetti Collaterali

L'integrazione con carnitina, secondo i suddetti dosaggi, sembra essere priva di effetti collaterali clinicamente rilevanti.

Disturbi gastro-intestinali quali nausea e diarrea accompagnati da irrequietezza, nervosismo e insonnia si sono osservati solo in rari casi in seguito all'abuso di questa sostanza assunta in dosi troppo elevate e per periodi troppo lunghi.

L'assunzione di carnitina è controindicata in caso di patologia renale, epatica, diabetica,gravidanza, allattamento e disturbi del tono dell'umore.

Studi - Bibliografia

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