Tumore del Colon Retto

Che cos'è?

Il COLON-RETTO o intestino crasso è la parte terminale dell'apparato digerente, deputato alla formazione delle feci, attraverso l'assorbimento dell'acqua e dei nutrienti contenuti negli alimenti che mangiamo.Tumore del Colon Retto

Il TUMORE DEL COLON-RETTO insorge per la proliferazione incontrollata delle cellule presenti sulla superficie mucosa, il rivestimento interno della parete intestinale.

La maggior parte dei tumori originano dalla trasformazione in senso neoplastico di lesioni pre-esistenti della mucosa: i polipi intestinali.

Come si presenta e si sviluppa

Negli stadi iniziali, i campanelli d'allarme sono: perdita di sangue con le feci e modificazione persistente delle abitudini intestinali.

Tumori colon retto stadiNelle fasi più avanzate, possono manifestarsi dolori addominali, vomito, tenesmo (stimolo continuo all'evacuazione), anemia, rapida perdita di peso e occlusione intestinale.

Come altri tumori, anche può dare origine a metastasi, cioè localizzazioni di malattia in sede diversa dal colon, per disseminazione delle cellule tumorali.

Quanto è frequente

Il tumore del colon-retto occupa il 3° posto per incidenza nell'uomo, dopo il tumore del polmone e della prostata, e il 2° posto nelle donne dopo il tumore della mammella.

Negli ultimi anni, si è assistito a un aumento dei casi diagnosticati, anche se associato a una diminuzione della mortalità. Un contributo è dato soprattutto da un'informazione più adeguata, dagli interventi preventivi e dalla diagnosi precoce. Il trattamento, se realizzato in fase precoce, è potenzialmente curabile.

Cause e fattori di rischio

Polipi intestinali

I polipi intestinali sono piccole estroflessioni della mucosa, dovute ad un'alterata proliferazione cellulare, con iniziale comportamento benigno. Tumore al colonSono soprattutto i polipi adenomatosi ad essere considerati lesioni precancerose, quindi possono nel tempo evolvere verso forme maligne.

Altre malattie

Le probabilità di ammalarsi di tumore del colon-retto cresce in presenza di malattie infiammatorie croniche dell'intestino (colite ulcerosa e morbo di Crohn). Inoltre, è possibile ereditare il rischio di ammalarsi di tumore al colon-retto, se nella famiglia di origine sono presenti patologie come la poliposi adenomatosa familiare, la sindrome di Lynch e la sindrome di Gardner.

Altri fattori di rischio

Dieta. Una dieta ipercalorica, ricca di grassi animali e carni rosse, ma povera di fibre può aumentare il rischio di sviluppare questo tumore. Al contrario, un'alimentazione ricca di frutta, vegetali e cereali sembra svolgere un ruolo protettivo.

Predisposizione genetica. Il rischio di sviluppare il tumore del colon-retto è aumentato per le persone con parenti di primo grado (genitori, fratelli o figli) già colpiti da questa malattia.

Età. Nonostante possa insorgere a qualsiasi età, il tumore, raro in età giovanile, diventa sempre più frequente a partire dai 50 anni.

Altri fattori predisponenti: fumo, obesità, scarsa attività fisica e abuso di alcol.

Sintomi

Il tumore del colon-retto è spesso presente per lungo tempo prima di manifestarsi.

Nelle fasi iniziali, i campanelli d'allarme sono: perdita di sangue (rilevabile con la ricerca del cosiddetto “sangue occulto”) e modificazione persistente delle abitudini intestinali.

Nelle fasi più avanzate, possono manifestarsi dolori addominali, vomito, tenesmo (stimolo continuo all'evacuazione), anemia, rapida perdita di peso e occlusione intestinale.

Il tumore del colon-retto può diffondere per estensione diretta alle strutture adiacenti e dare metastasi per via linfatica o ematica. Le sedi favorite dalla diffusione metastatica sono i linfonodi regionali, il fegato, i polmoni e le ossa.

Diagnosi

Esame clinico con esplorazione rettale: per ricercare eventuali masse sospette.

Esami del sangue: valutano i livelli dei marcatori tumorali, CEA e CA 19.9.

Indagini strumentali approfondite permettono di diagnosticare il tumore e di definirne l'estensione, l'aggressività, i rapporti con gli organi circostanti, lo stato dei linfonodi e le metastasi presenti:

  • Colonscopia (esame più sensibile: permette di evidenziare lesioni sospette e di eseguire una biopsia per documentarne la natura istologica);
  • Tomografia computerizzata (TC) con mezzo di contrasto;
  • Radiografia del torace/ecografia addominale;
  • Risonanza magnetica (RM)/tomografia a emissione di positroni (PET).

Trattamento

La terapia comprende diverse tipologie di interventi a seconda dello stadio e del grado del tumore.

Chirurgia: è possibile rimuovere soltanto una piccola parte o l'intero il tratto di intestino interessato dalla malattia. Se non è possibile recuperare la funzionalità intestinale, è necessario, ricorrere a una stomìa (creazione di un ano artificiale). 

Chemioterapia e radioterapia: hanno un ruolo sia nella preparazione all'intervento chirurgico (riducono il volume e l'estensione della massa tumorale), sia nel trattamento della malattia avanzata, in presenza di metastasi (controlla i sintomi e rallenta la progressione del tumore).

Farmaci biologici: sono impiegati in particolari per di rallentare l'evoluzione della malattia.

Prevenzione

Esistono alcuni interventi preventivi in grado di ridurre il rischio di sviluppare il tumore del colon-retto:

  • Dieta povera di grassi, limitata nel consumo di carne rossa e cibi affumicati, conservati e molto salati. A proteggere, invece, ci pensa una dieta bilanciata, ricca di fibre, frutta e verdura.
  • Regolare attività fisica e correggere il sovrappeso
  • Smettere di fumare ed assumere gli alcolici con moderazione.

Screening

Il Servizio Sanitario Nazionale propone a partire dai 50 anni di età uno screening sulla popolazione a rischio. Con cadenza biennale è consigliato il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci e, in caso di positività, la colonscopia. Con questi esami è possibile intercettare la malattia nelle fasi iniziali, quindi potenzialmente curabili.