Ultrasuoni

Gli ultrasuoni, entrati in terapia nel 1946, sono onde vibratorie che penetrano profondamente, sollecitando i tessuti. Alcuni cristalli possiedono la caratteristica di oscillare meccanicamente se sottoposti ad una differenza di potenziale. Queste oscillazioni producono vibrazioni ultrasonore, cioè con una frequenza di oltre 18.000 Hertz, tali da non poter essere udite dall'uomo.

Gli ultrasuoni hanno estesi campi d'azione, gli utilizzi più comuni riguardano: il dolore cronico, le lesioni muscolari, i postumi di alcuni interventi chirurgici, gli esiti dolorosi di traumi distorsivi.

Le onde vibratorie vengono applicate alla parte da trattare per mezzo di una testa rigida simile ad una doccia, è anche possibile inserire tale testa rigida in una vasca ed utilizzare l'acqua come conduttore.

Un ciclo di ultrasuoni è di circa 20 sedute di una ventina di minuti (per quelli in acqua sono richiesti tempi più lunghi). Gli ultrasuoni sono sconsigliati: quando il problema è ancora in fase acuta, in presenza di cisti o tumori, nei giovani al di sotto dei 18 anni, in presenza di fratture o placche metalliche.

Comunque, in nessun caso, gli ultrasuoni devono colpire gli organi interni, quali fegato, reni, ed intestino, e l'apparato genitale.