Astaxantina | Proprietà Antiossidanti e Salute

Introduzione

L'Astaxantina è un potentissimo principio attivo, diffuso in natura soprattutto negli organismi marini, in particolare nei crostacei come i gamberetti e nei grandi pesci dalle carni rosate, come il salmone.

Nonostante la sua relativamente recente introduzione in ambito clinico, l'Astaxantina è uno dei più vecchi carotenoidi identificati, isolato a partire dall'Aragosta e inizialmente utilizzato unicamente come colorante e pigmentante nelle industria di acquacoltura.

Solamente nei primi anni '90, dopo aver correlato la struttura chimica dell'Astaxantina a quella della Vitamina A, le furono attribuite proprietà biologiche degne di nota, come quella antiossidante; l'astaxantina venne così introdotta nel vasto mondo degli integratori alimentari proprio come antiossidante.

Nei successivi anni, quindi, gli studi relativi all'efficacia biologica dell'Astaxantina si moltiplicarono, individuando così numerose altre proprietà tra le quali :

• Quelle antinfiammatorie;
• Quelle neuroprotettive;
• Quelle cardioprotettive;
• Quelle ipolipemizzanti.

Astaxantina nei Cosmetici

L'uso topico da un lato, sottoforma di microalghe piuttosto che di preparati cosmetologici, e soprattutto l'avvento di moderni protocolli di integrazione nutraceutici e cosmeceutici, ha facilitato la diffusione dell'Astaxantina in ambito dermatologico, cosmetologico e antiaging.

Noto infatti il ruolo biologico dei carotenoidi, macrofamiglia alla quale l'Astaxantina appartiene, si è ben pensato di verificare l'efficacia antiaging di questo principio attivo nei confronti dell'invecchiamento cutaneo. A sostenere tale attività vi sarebbero numerosi pathways molecolari legati all'uso di Astaxantina. Ad esempio:

• La riduzione dell'espressione di metalloproteasi, enzimi coinvolti nel rimodellamento della matrice;
• Il controllo dell'attivazione di enzimi coinvolti nella genesi del danno infiammatorio;
• La diretta azione schermante dei carotenoidi nei confronti dei raggi UV;
• L'azione antiossidante diretta nei confronti delle membrane cellulari e del DNA;
• La capacità di regolare l'attività biosintetica dei fibroblasti;
• La possibilità di controllare il normale turn-over cellulare dei cheratinociti,

rappresenterebbero solo alcune delle principali attività biologiche dell'Astaxantina con dirette ripercussioni sulla qualità della cute e dei suoi annessi.

Forti di queste basi biologiche, i vari ricercatori hanno sperimentato l'uso topico ed orale dell'Astaxantina in ambito cosmetologico, riscuotendo tra l'altro ottimi risultati.

Effetti diretti dell'Astaxantina sulla Pelle

Come osservato in recenti studi, sia l'uso topico che quello orale, nonché quello combinato, hanno dimostrato successi degni di nota in ambito cosmetologico.

Infatti, nonostante le poche settimane di trattamento, dalle quattro alle otto, la cute dei pazienti trattati è risultata:

• Più lucente;
• Maggiormente distesa;
• Più elastica;
• Più omogena;
• Con segni e rughe meno marcati.

Dallo stesso studio si è osservato anche un netto miglioramento del turn-over cellulare dei cheratinociti, con una maggiore integrità dello strato corneo, e un film lipidico più omogeno.

Contestualmente, si è osservata anche la riduzione di alcuni markers di ossidazione, come ad esempio i lipoperossidi, in parte responsabili di manifestazioni dermatologiche clinicamente rilevanti.

In conclusione, i risultati di questi lavori dimostrerebbero come l'utilizzo di Astaxantina possa migliorare le condizioni di salute della cute, salvaguardando l'integrità del derma e delle sue strutture e controllando adeguatamente il turn over cellulare degli strati cutanei più superficiali.

Applicazioni Future

Sulla luce dei suddetti studi, e grazie anche alla fine caratterizzazione dell'attività molecolare dell'Astaxantina, sarebbe appropriato sperimentarne l'utilizzo anche nei confronti di patologie dermatologiche su base infiammatoria.

L'importante azione antinfiammatoria ed antiossidante dell'Astaxantina, potrebbe infatti garantire un netto miglioramento delle condizioni cliniche del paziente e soprattutto controllare l'evoluzione flogistica di certe lesioni.

Tali effetti, oltre alle dirette ripercussioni cliniche, potrebbero inoltre facilmente ripercuotersi sulla qualità di vita del paziente affetto, inducendone un netto miglioramento.

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Precauzioni d'Utilizzo

Bibliografia