Il caffé
Una tazzina di caffè apporta 2 calorie se amaro, 10 calorie se amaro macchiato con 10 grammi di latte e 15 – 20 calorie per ogni cucchiaino di Zucchero aggiunto.
Mediamente si può calcolare che una tazzina di caffè all'italiana contenga 80 milligrammi di caffeina. La caffeina (come la teofilina del tè e la teobromina del cacao) è una sostanza definita metilxantina, che stimola il sistema nervoso centrale (maggiore attenzione e aggressività) e la contrazione del muscolo cardiaco (frequenza e gittata), in pratica accelera il ritmo del cuore e innalza la quantità di sangue pompato nello stesso tempo. Permette una respirazione più ampia, agendo sulla muscolatura liscia dei bronchi; consente di avere a disposizione maggior Energia durante uno sforzo, favorendo l'utilizzo dei grassi. L'insieme di queste caratteristiche (miglioranti per le performance atletiche, specialmente negli sports di durata) ha determinato che la caffeina fosse inserita tra le sostanze doppanti (il CIO, comitato olimpico internazionale, considera positivo il test della caffeina con una concentrazione superiore ai 12 milligrammi per litro, questo non avviene assumendo due o tre tazzine di caffè in un giorno, ma perlomeno duplicando o triplicando le dosi).
Il caffè riduce gli stati di sonnolenza, ma può provocare anche un ritardo nella comparsa del sonno, soprattutto nei soggetti poco abituati ad assumerlo; forti dosi possono causare ansietà, nervosismo e difficoltà nel recupero. Gli ipertesi non possono ingerirne più di una tazzina al giorno. Per eliminare l'effetto stimolante della caffeina non serve gustare il caffè lungo anziché ristretto, infatti, tranne che non sia stato preparato ristretto e poi allungato con sola acqua calda, il caffè lungo ha una maggior concentrazione di caffeina. L'espresso del bar, per effetto della più rapida preparazione (il tempo di contatto acqua-caffè è di soli 15-25 secondi), rispetto al caffè preparato a casa con la moka (tempi di contatto superiori ai tre minuti) contiene meno caffeina.
L'unico tipo di caffè che non contiene caffeina è il decaffeinato, per essere considerato tale deve contenerne meno dello 0,1% se tostato e meno dello 0,3% se solubile, con riferimento alla sostanza secca.
Il caffè che si beve in Italia deriva da una tostatura molto spinta (220-240 gradi per 12-20 minuti), mentre, ad esempio, nei Paesi del Nord Europa la tostatura raggiunge solamente i 200 gradi per 5-6 minuti; nel caffè espresso la temperatura dell'acqua raggiunge 90-94 gradi per pochi secondi contro i 100 gradi per alcuni minuti del caffè bollito.