Collagene Marino | Cos'è? Efficacia Antirughe e Anti-Invecchiamento
Caratteristiche generali
Il collagene è un'abbondantissima proteina presente nel corpo umano, costituita da una tripla elica di 250-300 Kda.
Le funzioni del collagene sono prevalentemente strutturali, permettendo l'ancoraggio di molecole complesse come i proteoglicani o la fibronectina e conferendo ai tessuti la propria conformazione strutturale.
Brevemente, il collagene è coinvolto:
- Nel mantenimento delle proprietà coesive, elastiche e rigenerative della pelle;
- Nel mantenimento delle proprietà strutturali e funzionali della cartilagine;
- Nel mantenimento delle caratteristiche strutturali dell'osso;
- Nella strutturazioni di vari tessuti e, principalmente, della matrice extracellulare.
Dal punto di vista nutrizionale il collagene idrolizzato, spesso di origine ittica (da cui il termine collagene marino), può essere annoverato tra gli integratori proteici di alta qualità, soprattutto per la ricchezza in alcuni amminoacidi come la glicina, la prolina, l'idrossiprolina, la lisina e l'idrossilisina, fondamentali nella sintesi del collagene stesso.
Macroscopicamente simile ad una gelatina, il collagene idrolizzato deve le sue proprietà farmacocinetiche principalmente al processo di idrolisi condotto chimicamente attraverso l'uso di acidi o basi o, preferibilmente, enzimi.
Il frutto di questa digestione è una miscela di peptidi di differente peso molecolare, pertanto contraddistinti da altrettanto diverse funzioni biologiche e caratteristiche farmacocinetiche. Più precisamente
- peptidi di piccole dimensioni, circa 2 Kda, si sono rivelati utili, soprattutto per uso topico, nel prevenire il danneggiamento dei capelli, potendo permeare agevolmente la struttura capillifera e proteggendola dagli agenti irritanti;
- peptidi di 5 – 15 Kda, invece, grazie alle ottime proprietà surfattanti, si sono rivelati particolarmente preziosi per mantenere le proprietà qualitative della pelle, evitando la dispersione di acqua dalla stessa e mantenendo così un ottimo stato di idratazione cutanea.
Skin Aging, Invecchiamento e Collagene
E' noto come, fisiologicamente, l'organismo umano sia sottoposto ad un graduale processo di invecchiamento, tale da determinare l'insorgenza di alterazioni strutturali e funzionali a carico di vari organi e tessuti. Per il suo ruolo di barriera e di filtro, la pelle è inevitabilmente il primo tessuto interessato da questi spiacevoli processi, con la perdita delle sue caratteristiche fisico-estetiche e con la compromissione parziale o totale delle sue normali funzioni.
Agenti chimici, agenti fisici (in particolare le radiazioni ultraviolette), microrganismi e traumi rappresentano i principali protagonisti dell'invecchiamento cutaneo, sottoponendo la pelle a modificazioni strutturali degne di nota e visibili anche ad occhio nudo. Le radiazioni ultraviolette sicuramente rappresentano la minaccia più concreta alla salute della cute, esercitando un'azione lesiva cronica, continua e subdola, e inducendo fotoinvecchiamento, immunosopressione locale e sistemica e fotocarcinogenesi.
Alla base di questi processi degenerativi vi è sicuramente l'azione deleteria delle specie reattive dell'ossigeno, in grado di reagire con strutture cellulari come gli acidi nucleici (compromettendo il normale profilo di espressione genica), le membrane cellulari (alterando le normali funzioni di scambio) ed evidentemente con le proteine strutturali come il collagene (contribuendo così alla perdita della normale citoarchitettura del tessuto).
La ridotta espressione di collagene ad opera dei fibroblasti da un lato, e l'alterazione strutturale e funzionale del collagene ad opera delle specie reattive dell'ossigeno dall'altro, hanno quindi spinto i vari professionisti del settore a sperimentare l'uso di collagene nella medicina antiaging ed in cosmetologia, registrando interessantissimi risultati.
Collagene idrolizzato nella medicina antiaging e in cosmetologia
Considerando la normale costituzione del derma, caratterizzata dall'abbondante presenza di collagene di tipo I e III, oltre che di vari glicosamminoglicani, è semplice immaginare come il deterioramento graduale di queste strutture si associ a delle variazioni strutturali e funzionali degne di nota, come la perdita graduale del contenuto idrico degli strati cutanei, la perdita del normale turgore cutaneo, l'alterazione dei normali processi di nutrizione cellulare e la comparsa dei segni fisici e funzionali dell'invecchiamento.
Considerando inoltre la ridotta capacità biosintetica dei fibroblasti, nutrizionalmente e strutturalmente compromessi dal processo di invecchiamento, le normali capacità di recupero sembrano seriamente ridotte.
L'integrazione con collagene idrolizzato si è rivelata in questo senso utile nel:
- Stimolare la produzione di collagene ad opera dei condrociti, migliorando così sensibilmente la qualità delle articolazioni e proteggendo le stesse dalle condizioni degenerative;
- Aumentare la biodisponibilità di aminoacidi necessari ai fibroblasti per sintetizzare collagene;
- Indurre la produzione di acido ialuronico nella matrice extracellulare del derma, mantenendo così un migliore stato di idratazione cutanea;
- Proteggere la cute dal photoaging e dai danni indotti dallo stesso processo, come l'ipertrofia dermica, la disidratazione dermica e la perdita di collagene di primo tipo.
Un recente trial clinico ha inoltre dimostrato come la supplementazione con collagene idrolizzato per 12 settimane abbia determinato
- una riduzione delle rughe del viso del 13%,
- una riduzione delle zampe di gallina del 30%,
- una riduzione della desquamazione e della secchezza cutanea del 76%
- un incremento del contenuto idrico cutaneo dell'8%.
Tutti questi risultati sembrano quindi perfettamente in linea con il ruolo biologico precedentemente descritto ed attribuito alla supplementazione con collagene idrolizzato.
Sempre in ambito antiaging, l'integrazione adeguata con collagene idrolizzato si è rivelata preziosa anche nel facilitare la guarigione delle ulcere cutanee e delle ustioni e soprattutto nel migliorare sensibilmente la funzionalità articolare, proteggendo la stessa articolazione dal deterioramento legato alla normale senescenza o alla contestuale presenza di patologie come l'artrosi (osteoartrite).
Dosi
La supplementazione con collagene marino idrolizzato avviene a dosaggi normalmente compresi tra 2 e 7 grammi al giorno. Eventuali ingredienti sinergici possono potenziarne l'efficacia, come peptidi di idrossiprolina, acido ialuronico ed estratti vegetali ad azione antiossidante.
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Effetti collaterali
La supplementazione con collagene marino idrolizzato, secondo i dosaggi consigliati, si è rivelata generalmente ben tollerata e priva di effetti collaterali clinicamente rilevanti.
Tra le reazioni avverse più frequentemente segnalate, per sovradosaggi, vi sono quelle a carico dell'apparato gastroenterico con diarrea, dolori addominali crampiformi e nausea, evidentemente correlati alle proprietà igroscopiche dei peptidi collagenici.
E' evidente, tuttavia, che l'ipersensibilità ad uno degli ingredienti o alle specie da cui viene estratto il collagene idrolizzato, rappresenterebbe una controindicazione importante all'utilizzo di questo supplemento, visto il rischio di reazioni allergiche.
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