Curcuma | Funziona? Proprietà, Benefici e Modo d'Uso
Ruolo biologico
La curcumina è un principio attivo appartenente alla vasta famiglia dei polifenoli, estratto dalle radici di piante della specie Curcuma come ad esempio la Curcuma longa o domestica.
Da tempo utilizzata in ambito culinario, per le sue apprezziate proprietà aromatiche, è stata recentemente rivalutata sia dalla medicina naturale che da quella ufficiale per alcuni importanti risvolti terapeutici.
Infatti differenti evidenze scientifiche hanno ribadito il ruolo antinfiammatorio, antiossidante, immunoprotettivo e probabilmente antitumorale di questo naturale elemento.
Tali attività sembrano garantite da un complesso meccanismo d'azione che vede la curcumina impegnata nel rimodulare l'espressione genica, spegnendo alcune vie metaboliche, come quella mediata dal gene Nf-Kb, coinvolte nella genesi della risposta infiammatoria e della degenerazione flogistica si acuta che cronica.
La curcumina inoltre sembra modulare opportunamente le proprietà proliferative e differenziative delle cellule, risultando ad esempio importante nel indurre l'apoptosi di cellule neoplastiche e controllando il rate proliferativo normalmente elevato in corso di patologie tumorali.
L'azione antiossidante, avvalorata da differenti studi sperimentali, chiude per il momento il cerchio delle potenzialità terapeutiche della curcumina, offrendo una naturale protezione dall'insulto espresso dalle specie reattive dell'ossigeno e spesso causa di degenerazione istologica e funzionale di differenti tessuti.
Tra i limiti più importanti associati all'integrazione con curcumina, oltre che una letteratura basata prevalentemente su modelli in vitro e studi sperimentali, vi è la bassa biodisponibilità del prodotto assunto per os, dovuto ad una immediata glucoronazione al livello epatico seguita da una rapida escrezione biliare.
Per far fronte a tale limite è possibile abbinare alla curcumina la piperina, alcaloide estratto dal pepe nero, in grado di ottimizzare l'attività secretrice dell'apparato gastro-enterico, migliorando l'assorbimento di numerosi principi attivi, inibendo al contempo la glucoronazione epatica e quindi l'escrezione di differenti elementi tra i quali appunto la curcumina.
Perché utilizzare integratori a base di curcumina
L'utilizzo di integratori a base di curcumina potrebbe garantire risvolti terapeutici importanti in corso di :
- Patologie infiammatorie sia a carattere acuto che cronico;
- Patologie dell'apparato gastro-enterico su base infiammatoria;
- Periodi particolarmente stressanti caratterizzati dal calo delle difese immunitarie;
- Patologie su base ossidativa.
- Obesità
Particolarmente importanti risulterebbero inoltre le applicazioni in ambito oncologico, laddove l'integrazione con curcumina potrebbe risultare importante nel coadiuvare la terapia farmacologica, sostenendo l'organismo dal punto di vista immunitario e fornendo al contempo una valida azione antiossidante.
Modalità d'uso
I vari studi presenti in letteratura mostrano un efficacia d'azione per dosaggi di curcumina compresi tra i 500 mg ed i 2,5 gr suddivisiti in almeno 3 o 4 assunzioni differenti, seppur l'azione antitumorale e citoprotettiva osservata in modelli sperimentali si è riscontrata a dosaggi decisamente maggiori.
Al fine di ottimizzare l'assorbimento del principio attivo e la biodisponibilità dello stesso, sarebbe conveniente combinare la curcumina alla piperina a dosaggi compresi tra 5 e 15 mg.
Curcuma Fitosoma
Per assicurare una buona biodisponibilità della curcumina e degli altri curcuminoidi, è particolarmente importante l'inclusione in sistemi fosfolipidici (liposomi), in modo da aumentarne l'assorbimento intestinale, altrimenti molto scarso.
I fitosomi o liposomi sono complessi di origine vegetale che incorporano il principio attivo all'interno di un guscio fosfolipidico, in modo da migliorarne l'assorbimento a livello intestinale e la conseguente biodisponibilità. A livello intestinale, i complessi liposomiali vengono infatti veicolati - al pari dei lipidi - nel circolo linfatico (anziché nel circolo sanguigno), saltando così il metabolismo di primo passaggio a livello epatico (nel fegato) che ne può determinarne una significativa inattivazione.
L'incorporazione degli estratti di curcuma in complessi liposomiali, così come l'associazione a piperina, è in grado di aumentare sensibilmente la disponibilità di questo prezioso integratore alimentare, altrimenti estremamente bassa quando assunta per via orale.
Avvertenze e controindicazioni
Gli integratori non sostituiscono in alcun modo una dieta sana ed equilibrata, pertanto il loro utilizzo ha senso nel contesto di una alimentazione equilibrata e di un sano stile di vita.
La piperina, data la capacità di aumentare l'attività secretiva dell'apparato gastroenterico, è controindicata in caso di gastrite, malattia da reflusso gastro-esofageo, ipertensione, ulcera gastrica ed emorroidi.
E' inoltre utile ricordare la capacità che questo principio attivo presenta nel ridurre l'escrezione biliare di differenti farmaci.
La curcumina risulta invece controindicata in corso di patologie coagulative, terapie anticoagulanti ed epatopatie.
Studi - Bibliografia
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