Farina di Carrube | Proprietà, Dieta e Modo d'Uso

Introduzione

La farina di Carrube in polvere è un idrocolloide ricavato dalla decorticazione e macinazione dei semi del carrubo (Ceratonia siliqua), una pianta della famiglia delle Leguminoseae, tipica dei Paesi del bacino del Mediterraneo. E' classificata nella lista europea degli additivi con la sigla E410.

L'idrocolloide, denominato carrubano, è un galattomannano; la sua struttura è formata da una catena di mannosio con ramificazioni di galattosio nel rapporto 1:4.

Proprietà e Benefici

Esistono evidenze scientifiche secondo le quali l'assunzione di farina di carrube può risultare utile per:

  • prevenire e trattare stitichezza, ragadi anali, emorroidi, e diverticolite; a contatto con l'acqua, infatti, la farina di carrube forma una poltiglia gelatinosa che aumenta la massa fecale stimolando la peristalsi e rendendo le feci più morbide; per lo stesso motivo, la farina di carrube può contrastare la diarrea. La differenza tra le due azioni dipende dalla quantità di acqua che la fibra incontra a livello enterico: si consiglia dunque l'associazione a generose quantità di liquidi se si ricerca l'effetto lassativo (liquidi comunque importanti anche per contrastare la disidratazione indotta dagli episodi diarroici), viceversa se assunta insieme a scarse quantità di acqua la farina di carrube potrebbe peggiorare la stipsi.
  • miglior controllo del peso corporeo, grazie all'elevato potere saziante indotto dalla generosa presenza di fibre (40%);
  • riduzione del colesterolo LDL e totale; a livello intestinale, infatti, riduce l'assorbimento di grassi e colesterolo; l'integrazione con farine ricche di fibra, nel contesto di un sano stile di vita, può quindi contribuire alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
  • stabilizzare i livelli glicemici, rallentando l'assorbimento degli zuccheri semplici a livello intestinale.
  • migliorare l'appetibilità di prodotti alimentari e integratori in polvere, aumentando la viscosità delle soluzioni alle quali viene addizionata
  • conferire alle preparazioni alle quali viene aggiunta un sapore dolciastro che ricorda vagamente quello del cioccolato.

Caratteristiche biologiche

La farina di carrube è una polvere sottile di colore biancastro, ottenuta dalla decorticazione e dalla macinazione dei semi di carrube, frutto dell’omonimo albero coltivato soprattutto nel bacino mediterraneo e caratterizzato da un sapore dolciastro che ricorda quello del cioccolato, da cui tuttavia differisce per le proprietà nutrizionali.

Costituita prevalentemente da carboidrati e fibre, e decisamente povera in grassi, la farina di semi di carrube viene comunemente utilizzata dall’industria alimentare per le sue ottime proprietà addensanti, stabilizzanti ed emulsionati utili a preservare la consistenza di preparati cremosi come ad esempio dolci e gelati.

L’elevatissima viscosità tale da incrementare il proprio peso di oltre il 40% in seguito ad idratazione è garantita dalla presenza di carrubano, galattomanao costituito da lunghe catene di galattosio e mannosio, le cui caratteristiche chimico-fisiche contribuiscono ad aumentare l’indice di sazietà dell’alimento consumato.
La sua presenza si riconosce in etichetta dalla sigla E410.

Gli studi pubblicati

Nonostante l’ampio utilizzo che si fa di questo alimento nella comune industria alimentare, la sua presenza è sconosciuta al grande pubblico come le sue potenziali attività dietoterapiche.
Infatti oltre alle caratteristiche chimico/fisiche, utili  in ambito preparativo, la farina di semi di carrube è stata testata per le sue potenzialità terapeutiche e preventive come si può facilmente dedurre dai differenti lavori pubblicati in letteratura.
Più precisamente da questi studi emergono alcune proprietà importanti quali :

  • Proprietà antiossidanti : esercitate dalla presenza di differenti composti fenolici, le cui concentrazioni tendono tuttavia a variare in base ai metodi di maturazione ed estrazione;
  • Proprietà ipocolesterolemizzanti : in grado di ridurre sensibilmente le concentrazioni ematiche di colesterolo LDL di oltre il 20%, migliorando cosi il rapporto tra le due forme di colesterolo, e riducendo il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari;
  • Proprietà citoprotettive: osservate su colture cellulari di colon, utili nella protezione cellulare di insulti ossidanti e trasformanti;
  • Proprietà sazianti : importanti nel migliorare l’indice di sazietà del pasto, rallentando i tempi di svuotamento gastrico.

Sarebbe quindi utile rivalutare questo frutto e i suoi derivati anche per le proprietà dietoterapiche e preventive, che nel contesto di regimi dietetici bilanciati e di uno stile di vita sano, potrebbero risultare utile nel migliorare alcuni parametri metabolici, riducendo così il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari.

Modalità d'uso

I vari studi pubblicati in letteratura non presentano dosaggi standard e definiti, dal momento in cui il consumo di questo frutto o suoi derivati è strettamente legato alle abitudini alimentari della popolazione generale.
Dal punto di vista culinario, la farina di carrube si solubilizza ottimamente a temperature elevate, di norma pari a 80°C, utilizzandola a concentrazioni d’impiego pari al 0.5 - 1%.

Farina di Carrube - Effetti collaterali

Nonostante non siano noti effetti collaterali clinicamente significativi legati al consumo di farina di carrube, è utile ricordare che l’abuso di questo prodotto potrebbe aumentare il rischio di insorgenza di patologie metaboliche come il sovrappeso, dato l’importante apporto calorico che fornisce.
E’ importante citare uno studio pubblicato su una delle più importanti riviste del settore medico, nel quale il consumo di carrube e farina di carrube è stato associato ad un aumento della glicemia post-prandiale, potenzialmente pericolosa in caso di diabete.
L’elevato contenuto di fibre, e le caratteristiche chimico fisiche di questo prodotto, potrebbero inoltre ridurre l’assorbimento di farmaci e principi attivi assunti contestualmente, riducendo così l’efficacia terapeutica del medicinale.

Studi - Bibliografia

J Agric Food Chem. 2011 Jul 13;59(13):7005-12. Epub 2011 Jun 3.
Antioxidant and cytotoxic activities of carob tree fruit pulps are strongly influenced by gender and cultivar.
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Phytochemical profile, antioxidant and cytotoxic activities of the carob tree (Ceratonia siliqua L.) germ flour extracts.
Custódio L, Escapa AL, Fernandes E, Fajardo A, Aligué R, Alberício F, Neng N, Nogueira JM, Romano A.
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Insoluble carob fiber rich in polyphenols lowers total and LDL cholesterol in hypercholesterolemic sujects.
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Nutrient content of carob pod (Ceratonia siliqua L.) flour prepared commercially and domestically.
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Does an extract of carob (Ceratonia siliqua L.) have chemopreventive potential related to oxidative stress and drug metabolism in human colon cells?
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