Finocchio: proprietà

Il finocchio è una pianta mediterranea, erbacea della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere). Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, il finocchio riconosce una coltivazione orticola che sembra risalire al 1500.
FInocchio foglieIl finocchio è una pianta perenne ma ne esistono varietà coltivate a ciclo annuale o biennale, come il finocchio dolce. Raggiunge i 60-80 cm di altezza. Si consuma la grossa guaina a grumolo bianco che si sviluppa alla base e con radice a fittone, mentre quello spontaneo raggiunge anche i 2 metri di altezza.
Le foglie del finocchio ricordano il fieno e da qui deriva il suo nome foeniculum, sono di colore verde. Il finocchio produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli. Subito dopo seguono i frutti detti acheni: sono frutti indeiscenti, in quanto a maturazione il seme non esce, con pericarpo consistente e con estensioni membranose o piumose che ne consentono la dispersione anemofila.
Del finocchio si utilizzano soprattutto i frutti impropriamente detti semi, ma anche germogli, foglie e fiori.
Il finocchio è coltivato ampiamente negli orti per la produzione del grumolo, una struttura compatta costituita dall'insieme delle guaine fogliari, che si presentano di colore biancastro, carnose, strettamente appressate le une alle altre attorno ad un brevissimo fusto conico, direttamente a livello del terreno. La raccolta dei grumoli avviene in tutte le stagioni, secondo le zone di produzione. Si adatta a qualsiasi terreno di medio impasto con presenza di sostanza organica. Le piante vengono disposte in file e distanziate di circa 25 cm l'una dall'altra. La raccolta del grumolo avviene dopo circa 90 giorni dalla semina. Richiede frequenti e abbondanti irrigazioni e preferisce un clima temperato di tipo mediterraneo. È bene fertilizzare il terreno con fosforo, potassio e azoto senza però esagerare con quest'ultimo poiché potrebbe provocare un eccessivo sviluppo vegetativo a discapito dei frutti.
I frutti vengono raccolti in agosto-settembre recidendo le ombrelle che sono poi legate in mazzi e fatte seccare all'ombra.

▪UTILIZZI IN FITOTERAPIA
Contiene un olio essenziale che è costituito principalmente da anetolo, limonene, fellantrene, piene, acido anisico, aldeide anisica e canfene, ne sono stai scoperti una trentina.
È emenagogo, diuretico, carminativo, aromatico, antiemetico, antispasmodico, è utilizzato da chi a difficoltà digestive e durante l'allattamento per ridurre le coliche d'aria nei bambini. Inoltre combatte i processi fermentativi dell'intestino crasso, quindi diminuisce il gas intestinale. Come tale può essere utile per ridurre la componente dolorosa della sindrome da colon irritabile. Migliora anche la funzione epatica.

▪OLIO ESSENZIALE
Un olio essenziale, detto anche olio eterico, è un prodotto ottenuto per estrazione a partire da materiale vegetale aromatico, cioè ricco di essenze. Le essenze sono prodotte dalle piante per molteplici ragioni, ed in alcuni casi forse anche come scarti. Le ipotesi più forti vogliono che le essenze svolgano funzione allelopatica, un fenomeno per cui una pianta rilascia nel terreno, a seguito del suo stesso metabolismo, sostanze che inibiscono la crescita e lo sviluppo di piante concorrenti, antibiotica e di attrazione degli impollinatori. In generale un olio essenziale è un insieme di mono e sesquiterpeni.
L'olio essenziale di finocchio si estrae tramite la distillazione dei semi pressati in corrente di vapore. E' un liquido da incolore a giallo chiaro, con profumo dolce, che ricorda l'anice, leggermente terroso-pungente. Ad alti dosaggi, l'olio essenziale di finocchio ha proprietà narcotiche, oltre ad essere fotosensibilizzante.