Glutammina | Benefici per lo Sport | Muscoli, Recupero, Performance
Proprietà e Benefici
Esistono numerose evidenze scientifiche secondo le quali l'integrazione con glutammina può risultare utile per:
- stimolare la sintesi proteica favorendo lo sviluppo muscolare indotto da attività fisiche di potenza, aumentando la massa magra ( + massa muscolare ) a scapito di quella grassa (riduzione del grasso corporeo); tale effetto sembra correlato anche alla tanto discussa capacità di aumentare la secrezione di GH (si consiglia a tal proposito l'assunzione di glutammina in condizioni di ipoglicemia);
- migliorare il recupero dopo un intenso sforzo fisico;
- potenziare le difese immunitarie dell'organismo;
- previene i rischi associati al sovrallenamento, tra cui l'aumentata suscettibilità alle infezioni;
- migliorare l'omeostasi del pH ematico prevenendo l'eccessiva acidificazione del sangue:
- detossificare l'organismo dagli eccessi di diete iperproteiche o chetogeniche;
- ridurre la sensazione di affaticamento muscolare, aumentando la resistenza a sforzi fisici intensi ripetuti nel tempo;
- ridurre e prevenire i DOMS (dolori muscolari post-esercizio) ed il catabolismo muscolare;
- migliorare la funzionalità della mucosa intestinale, rendendola più selettiva nell'assorbire soltanto le sostanze utili all'organismo;
- aumentare la ritenzione di acqua intracellulare; similmente alla creatina, dopo l'assunzione acuta, la glutammina può favorire un rapido e transitorio aumento di peso e delle circonferenze muscolari.
- in campo medico, l'integrazione con glutammina può essere utilizzata per prevenire la perdita di massa muscolare derivata da periodi di immobilizzazione forzata, nel trattamento di stati cachettici, degli ustionati o delle persone che hanno subito grossi traumi fisici
Ruolo biologico
La glutammina è un aminoacido polare non essenziale, in quanto viene sintetizzato endogenamente in quantità sufficienti a soddisfare il fabbisogno giornaliero, vista la particolare importanza per il corretto mantenimento dello stato di salute.
Infatti circa il 60% del totale pull aminoacidico plasmatico è rappresentato proprio da questo aminoacido la cui diminuzione, descritta in particolari condizioni patologiche come traumi, ustioni e malattie infiammatorie croniche, è associata all'insorgenza di uno stato di malessere generale e fortemente invalidante.
La sua importanza in termini biologici è da ricondurre alle molteplici attività che ne fanno un tassello fondamentale per il corretto funzionamento dei vari tessuti.
Più precisamente la glutammina garantisce :
- Il corretto funzionamento del sistema nervoso, essendo precursore del glutammato, neurotrasmettitore ad attività eccitatoria, oltre che substrato energetico per i neuroni;
- La sopravvivenza e proliferazione delle cellule intestinali e immunitarie, che utilizzano questo aminoacido come fonte plastica ed energetica;
- La detossificazione da scorie azotate, derivate dal comune metabolismo proteico;
- La produzione di energia, date le sue proprietà glucogeniche.
L'eventuale gap quantitativo di glutammina può essere agevolmente colmato dall'assunzione di integratori o di alimenti a base proteica, con particolare importanza per latte e derivati, carni e legumi.
Uso nella pratica sportiva
L'utilizzo della glutammina in ambito sportivo nasce da importanti evidenze sperimentali che dimostrano come un intensa attività fisica soprattutto se prolungata nel tempo possa determinare un sensibile calo delle concentrazioni ematiche di questo aminoacido, che si ripercuote inevitabilmente sia sulla prestazione che sullo stato di salute dell'atleta.
Le variazioni dell'assetto ormonale, il maggior dispendio energetico e un intenso metabolismo proteico indotto dall'attività fisica provoca un elevato dispendio di glutammina e di conseguenza la necessità di ricorrere a protocolli di integrazione.
Numerosissimi studi infatti, mostrano come l'adeguata integrazione di questo aminoacido possa determinare :
- Miglioramento della prestazione : studi dimostrano come la glutammina, soprattutto quando accompagnata da carboidrati, possa determinare un incremento delle scorte muscolari di glicogeno, predisponendo il muscolo ad una contrazione più efficace e prolungata. Risultati particolarmente positivi ad esempio si sono registrati in calciatori brasiliani, nei quali la supplementazione di questo aminoacido ha determinato un incremento della distanza percorsa durante l'esecuzione di esercizi intermittenti utili a valutare le capacità muscolari degli atleti.
- Riduzione della sensazione di fatica, riducendo l'incremento di ammoniaca e metaboliti azotati in parte responsabili dell'insorgenza della fatica centrale e periferica, data la capacità di attraversare la barriera ematoencefalica raggiungendo il sistema nervoso centrale e ostacolando la contrazione muscolare. Questo effetto risulta cruciale, nel mantenimento della performance in atleti di endurance come maratoneti e ciclisti.
- Mantenimento delle funzionalità immunitarie : ruolo particolarmente importante per gli atleti di endurance (ciclisti e maratoneti) sottoposti a carichi di lavoro molto intensi. È stato dimostrato infatti come l'intensa attività fisica possa associarsi ad un calo delle difese immunitarie che se non adeguatamente recuperate espongono l'atleta al rischio dell' overtraining, sindrome caratterizzata da infezioni ricorrenti, dimagrimento acuto, perdita di massa magra e calo vistoso della performance atletica.
Diversi lavori sostengono il ruolo sinergico della glutammina, dei carboidrati a medio rilascio e degli aminoacidi a catena ramificata nel promuovere il miglioramento della performance e sostenere la salute dell'atleta.
Dosaggi
Le dosi utilizzate nei vari studi differiscono comprensibilmente da caso a caso visto che la necessità di questo aminoacido può variare sensibilmente in base alla costituzione fisica e fisiologica dell'atleta e dello sport effettuato.
Nonostante in letteratura vi siano studi che utilizzano dosaggi molto elevati, fino ai 20 gr al giorno, i migliori risultati si ottengono con dosi comprese tra i 2 e gli 8 grammi giornalieri somministrate con il corretto timing.
In base alle necessità dell'atleta la glutammina potrebbe essere assunta nel pre o nel post work-out, abbinata o meno a carboidrati e BCAA.
Effetti Collaterali
Nonostante la massima dose tollerata risulti pari a 0.65 gr/ kg di massa corporea, gli effetti collaterali descritti in seguito all'assunzione di dosi troppo elevate, sembrano di modesta rilevanza clinica.
Come per la maggior parte di integratori anche la glutammina controindicata nei casi di patologia renale o epatica, cardiovasculopatie e/o ipertensione, in gravidanza, durante l'allattamento e al di sotto dei 12 anni e adolescenti non ancora formati.
In caso di uso prolungato (oltre le 6/8 settimane) è necessario il parere del medico.
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