Mannosio | Integratore Efficace Contro la Cistite? Dosi e Proprietà
Proprietà e Benefici
Esistono evidenze scientifiche secondo le quali l'integrazione con mannosio può risultare utile per:
- eliminato con le urine, il mannosio è in grado di ostacolare l'adesione microbica alle pareti vescicali e urinarie in genere; di conseguenza, impedendo ai microrganismi di aderire saldamente a tali pareti, ne facilita l'eliminazione dall'organismo attraverso l'azione dilavante delle urine; il mannosio può quindi avere azione preventiva e curativa nei confronti delle infezioni delle vie urinarie, come cistiti ed uretriti.
Ruolo Biologico
Il D-Mannosio è un monosaccaride rientrante generalmente nella costituzione di polisaccaridi più o meno complessi di origine vegetale, dallo scarso interesse metabolico nutrizionale, ma caratterizzato dall'importante impatto nutraceutico.
Se dal punto di vista nutrizionale infatti il mannosio non presenta un destino metabolico utile allo sviluppo di energia, nell'organismo umano questo zucchero rientra generalmente nella costituzione di glicoproteine e glicolipidi, importanti dal punto di vista strutturale.
Tuttavia il suo principale ruolo, come integratore alimentare, è da ricondurre alle sue caratteristiche cinetiche.
Assunto oralmente viene in parte assorbito come tale al livello intestinale e quindi eliminato per via renale, e in parte invece persiste nel lumen richiamando acqua e comportandosi in maniera simile ad un lassativo osmotico.
Queste particolari proprietà caratterizzano quindi sia gli effetti potenzialmente terapeutici sia quelli collaterali.
Le proprietà nutraceutiche del mannosio
Il mannosio solitamente presente negli integratori sottoforma di capsule o compresse è estratto dal legno di betulla e utilizzato come coadiuvante alla terapia antibiotica in corso di infezioni batteriche del tratto genito-urinario.
Studi presenti in letteratura dimostrano come questo monosaccaride, assorbito al livello intestinale ed eliminato intatto attraverso le urine, possa legare con alta avidità strutture espresse da batteri come Escherichia Coli, Klebsielle e Salmonelle, facilitandone il distacco dalla parete vescicale e la conseguente eliminazione attraverso le urine.
All'azione appena descritta, che rimane comunque il meccanismo principale d'azione del mannosio, si aggiunge il ruolo strutturale di questo zucchero, utile nella ristrutturazione della mucosa vescicale, garantendo così una maggior protezione dagli insulti indotti da specie batteriche e dalle relative tossine.
Le suddette proprietà biologiche si sono rilevate particolarmente importanti in corso di cistite, disturbo infiammatorio della vescica particolarmente frequente nelle donne, associato a colonizzazione batterica soprattutto da parte di E.Coli e caratterizzato da bruciore e difficoltà nella minzione, dolore in zona sovra pubica e nei casi più gravi febbre ed ematuria.
L'integrazione con mannosio diviene una vera e propria terapia, come documentato dalla letteratura scientifica, in particolari sindromi da ridotta capacità glicosilante nelle quali l'introduzione esogena di mannosio diviene necessaria a garantire il corretto pattern di glicosilazione e il corretto sviluppo del sistema nervoso.
La patologia umana tuttavia non rappresenta l'unico campo di applicazione delle proprietà nutraceutiche del mannosio, dal momento in cui differenti studi hanno traslato questi risultati in campo avicolo e alimentare, sostituendo la terapia antibiotica con la supplementazione di questo zucchero al fine di prevenire infezioni batteriche soprattutto da Salmonella tra gli animali da reddito, limitando costi ed effetti collaterali per la salute animale ed umana legati all'abuso di antibiotici.
Dosaggi e Modalità d'uso
Nonostante l'assenza di protocolli clinici in grado di standardizzare la terapia e i dosaggi del mannosio in corso di cistite, le dose attualmente più utilizzate oscillano tra 1 e 3 grammi giornalieri suddivisi in più assunzioni durante la giornata, possibilmente lontano dai pasti.
Date le proprietà igroscopiche del mannosio, sarebbe utile ingerire le capsule o compresse con poca acqua, salvo successivamente aumentare l'apporto idrico per facilitarne l'eliminazione per via renale.
Tra i vari protocolli proposti è doveroso ricordare la presenza di alcuni a dosaggio continuo fino a scomparsa della sintomatologia ed altri ciclici che prevedono la formulazione di una fase di attacco seguita da una di mantenimento.
Effetti Collaterali
Gli effetti collaterali dell'integrazione con mannosio sono chiaramente da ricondurre alle proprietà osmotiche di questa molecola.
Persistendo al livello intestinale infatti, potrebbe richiamare acqua nel lumen intestinale, in maniera simile a quanto fatto da lassativi osmotici, provocando dolori addominali crampiformi, flatulenza e diarrea.
L'elevato lavoro a cui è sottoposto il rene nello smaltimento del mannosio potrebbe risultare particolarmente pericoloso per pazienti con ridotta funzionalità renale, per cui prima di iniziare l'eventuale integrazione sarebbe bene consultare il proprio medico.
Studi - Bibliografia
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