Pasti Sostitutivi | Dieta a Zona | Funzionano? Fanno Male?

Proprietà e Benefici

Secondo i fautori della dieta a zona, l'equilibrio degli apporti alimentari dei vari macronutrienti, contornato da uno sano stile di vita, dall'aumentato apporto di omega-tre e da scelte salutari sul fronte alimentare, può contribuire a:

  • raggiungere o comunque mantenere il peso corporeo, aumentando la massa magra (+ massa muscolare) a scapito di quella grassa (riduzione del grasso corporeo);
  • correggere, riequilibrare o comunque favorire la produzione di eicosanoidi buoni, sostanze capaci di modulare numerose reazioni cellulari (per questo sono conosciuti anche come bioregolatori o "superormoni"). Oltre a ridurre lo stato infiammatorio dell'organismo (che accompagna moltissime malattie metaboliche, come obesità, insulino-resistenza e sindrome metabolica), gli ecosanoidi buoni diminuiscono l'aggregabilità delle piastrine, aumentando la fluidità ematica e riducendo significativamente il rischio di malattie coronariche.
  • ridurre l'apporto di calorie e zuccheri semplici, diminuendo il rischio di sviluppare sovrappeso, obesità e condizioni correlate (incluso il diabete);
  • mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue, senza picchi glicemici ed insulinemici; tale effetto risulta particolarmente utile in presenza di insulino-resistenza e diabete conclamato;
  • migliorare l'efficienza fisica generale, prevenendo i disturbi legati ad un'alimentazione sregolata (spossatezza, attacchi di fame, sonnolenza post-prandriale ecc.)

Dieta a Zona

La dieta a Zona è una peculiare strategia dietetica ideata dal Dr. Barry Sears, biochimico con la passione per gli eicosanoidi, che si propone di condurre il paziente verso il raggiungimento di un particolare stato di grazia psico-fisico, noto appunto come Zona.

Il termine Zona, particolarmente noto agli sportivi di varie discipline, rappresenta infatti un momento molto breve della carriera sportiva, nel quale testa e corpo lavorano all'unisono garantendo la massima resa energetica che spesso si traduce in una performance irripetibile.

Così traslando questa condizione alla quotidianità, la Zona potrebbe rappresentare una fase nella quale cellule, tessuti, organi ed apparati lavorano al massimo delle loro potenzialità contribuendo alla salvaguardia del corretto equilibrio fisico e mentale, utile a preservare l'organismo da qualsiasi tipo di condizione patologica compreso il sovrappeso e l'obesità.

I principi biologici della dieta a zona

La base teorica di questo programma alimentare è rappresentata dal tentativo di modulare con la semplice dieta due fondamentali equilibri biologici, che secondo l'autore condizionano radicalmente lo stato di salute e benessere dell'organismo.

Più precisamente si tratta del:

  • Rapporto insulina/glucagone : ormoni chiave del metabolismo glucidico, il cui bilanciamento consente di shiftare il metabolismo verso fasi cataboliche o anaboliche. Il principio dietetico della dieta a Zona, consiste nel mantenere il più possibile equilibrato questo rapporto, evitando il consumo di cibi ad alto indice glicemico, responsabili di picchi insulinemici che spesso si ripercuotono sulle capacità energetiche dell'organismo e sul suo stato di salute complessivo;
  • Equilibrio degli eicosanoidi : molecole definite dal Dr. Bears come superormoni, derivati dagli acidi grassi essenziali, la cui attività è in grado di controllare la vasocostrizione, la risposta immunitaria, la proliferazione cellulare, l'aggregazione piastrinica e lo stato infiammatorio.

Di conseguenza la corretta gestione e modulazione di queste due pathways, attraverso l'introduzione controllata di alimenti, risulterebbe necessaria a prevenire patologie gravi come l'ipertensione, le patologie cardiovascolari, il sovrappeso, l'obesità, il diabete probabilmente anche le patologie neoplastiche.

I principi dietetici della dieta a zona

E' chiaro che la possibilità di modulare così profondamente equilibri ormonali che sottendono allo stato di benessere generale dell'organismo, non può prescindere da regole ferree che fanno della dieta a Zona un piano dietetico particolarmente rigido da seguire.

Più precisamente questo piano dietetico, definito anche 40-30-30 per la ripartizione dei nutrienti rispettivamente carboidrati, proteine e grassi, in ogni singolo pasto o spuntino, si avvale dell'ausilio di schemi di assunzione noti come blocchi e blocchetti, il cui numero è correlato al fabbisogno energetico e proteico dell'individuo stimato in base alla massa magra.

Un blocco è costituito da 3 blocchetti rappresentati da carboidrati 9 gr, proteine 7 gr e grassi 3 gr, per cui lo spuntino minimo deve prevedere almeno l'assunzione di un blocco, considerando che a prescindere dalla massa magra presente, il numero di blocchi minimo a garantire il corretto apporto di oligoelementi e vitamine è di 11.
E' inoltre importante considerare che oltre alle quantità è particolarmente importante prestare attenzione alla qualità alimentare soprattutto relativamente ai carboidrati ed al loro indice glicemico ed ai grassi, data la capacità di modulare la produzione di eicosanoidi.

Appare evidente già da questa semplice introduzione, la complessità pratica di questo piano alimentare, soprattutto nel caso in cui si volesse ricorre esclusivamente all'utilizzo di cibi, tralasciando invece quello degli integratori, per cui risulta fondamentale affidarsi ad un professionista della nutrizione.

Il ruolo degli integratori nella dieta a zona

Generalmente i protocolli dietetici basati sullo schema della dieta a Zona si abbinano spesso alla presenza di integratori ed in particolar modo degli omega 3, utili a garantire l'apporto di quei grassi necessari a modulare l'equilibrio ormonale e soprattutto quello degli eicosanoidi verso la produzione dei così detti eicosanoidi buoni, in grado di ridurre il rischio cardiovascolare e contribuire al mantenimento dello stato di salute generale.

Tuttavia la difficoltà di formulare pasti e spuntini in grado di preservare sempre il rapporto tra nutrienti di 40-30-30 ha diffuso in commercio l'utilizzo di pasti sostitutivi in grado di facilitare sensibilmente il rispetto dei suddetti principi dietetici.

Oltre a pasti sostitutivi solidi, differenti case produttrici hanno formulato polveri solubili in acqua ottenute da proteine della soia, maltodestrine e grassi di varia natura, in grado di rispettare sia le caratteristiche quantitative che quelle qualitative della dieta a Zona.

Modalità d'uso

E' chiaro come la quantità di polvere da consumare giornalmente dipenda dal numero di blocchi che si desidera sostituire, in maniera da rispettare le esigenze dietetiche, senza apporre variazioni allo schema imposto dalla dieta a Zona.

Si tratta quindi di un integrazione “sostitutiva” che deve essere effettuata nel modo corretto e nelle giuste tempistiche.

Effetti collaterali

L'abuso di questi prodotti potrebbe presentare i medesimi effetti di una dieta ipercalorica contribuendo all'insorgenza di sovrappeso, obesità e patologie correlate, ed aumentando al contempo il lavoro epatico e renale.
Pazienti affetti da patologie epatiche e renali dovrebbero evitare il consumo di tali prodotti o comunque richiedere il parere medico.

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