Come migliorare il rapporto con gli altri
A volte si vive un rapporto sentimentale chiuso ed opprimente. La ripetitività e la noia impediscono qualunque slancio creativo. Lentamente subentra una pericolosa mancanza di comunicazione, che spegne entusiasmi e fantasie. E questo quando non vi è anche violenza fisica e psicologica. Il parere dello psicologo naturalmente è quello di meditare bene ed a lungo sull'opportunità di continuare la relazione, e nel caso non sia possibile, per i motivi più disparati, giungere ad una decisione risolutiva. Ecco che allora può farsi strada e trovare legittimità, l'ipotesi di un rapporto parallelo ed alternativo.
Questa soluzione rimane pur sempre una situazione sulfurea e corrosiva, ma apre le porte alla fantasia, alle emozioni lancinanti, ad un rivivere "a palla" vecchi sentimenti e nuovi desideri, a sentirsi ringiovanire, a lanciarsi fuori dai legacci di un rapporto asfissiante e degenerativo.
Si è visto infatti che chi si trova a vivere questa nuova dimensione, tende a ripotenziare il suo sistema immunitario e di conseguenza a sconfiggere oltre che ansie, apatie e depressioni, anche una pericolosa tendenza verso il malessere e la malattia.
Io personalmente da oltre 26 anni mi occupo di psicoterapia (dinamica breve) applicata anche a forme tumorali, ed ho notato che a volte, individuata bene la causa psicosomatica dell'affezione (sono un ostinato ed irriducibile assertore della genesi psicologica dello star male) se casualmente o volutamente il corso dell'analisi si incrocia con l'esplosione di un nuovo amore, e quindi con la riscoperta di tutto il corredo emozionale esposto prima, ecco che tutto questo gioca a favore del successo della psicoterapia (e quindi anche delle altre terapie in atto).
Rimane tuttavia materia incandescente, che dovrebbe essere trattata con enorme cautela ed attenzione, e considerata al pari di un rimedio farmacologico con le sue controindicazioni, effetti collaterali e reazioni avverse.
Ma "farmacon" non vuol dire veleno in greco antico? E qualunque medicina, come detto, non fa più male che bene? E allora?
Allora tiriamo le somme:
- l'adulterio può essere utile perché scatena un uragano di emozioni che fanno terremotare una stanca o disperata situazione di coppia;
- queste emozioni possono essere incanalate verso una maggiore e migliore comprensione del proprio status;
- possono portare uno scossone "creativo" che può rivelarsi produttivo anche nella vita lavorativa;
- possono potenziare il proprio sistema immunitario e quindi costituire una nuova risorsa per la propria salute;
- possono risvegliare una sessualità sopita, con tutte le piacevoli ed interessanti conseguenze del caso.
Di contro osserviamo che potrebbero:
- scatenare sensi di colpa verso l'abituale partner;
- generare altra ansia ed inquietudine;
- portare,in caso di scoperta, ad un feroce inasprimento dei rapporti con il vecchio partner;
- ingarbugliare maggiormente la propria situazione di coppia.
Pertanto sulla base di quanto detto, consideriamo che, chi si accosta a questo tipo di avventura (è il caso di dirlo) deve conoscere nei minimi particolari ogni possibile pericolo; ed il segreto consiste proprio nel rimanere sempre possibilmente lucidi e padroni del contesto.
In caso contrario, quando non ricorrano questi presupposti e delimitazioni, si consiglia vivamente di astenersi e di risolvere in altra maniera, più meditata e tranquilla ma parimenti determinata, i propri problemi.
a cura del Dott. Luigi Mastronardi, psicologo e psicoterapeuta; docente nel Corso di Perfezionamento in Psicoimmunologia nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università "La Sapienza" di Roma.