Coxartrosi - Artrosi Anca
Che cos'è?
L'artrosi dell'anca è un processo cronico che, nel corso del tempo, causa lesioni degenerative a carico della cartilagine che ricopre e protegge la testa del femore e del cotile. La coxartrosi determina dolore cronico e la progressiva distruzione di altri tessuti che partecipano al movimento articolare.
Se non viene curata tempestivamente, la coxartrosi tende a peggiorare. Il rivestimento cartilagineo si assottiglia a tal punto da esporre l'osso sottostante, che reagisce addensandosi e producendo osteofiti. La capsula articolare si ispessisce e i muscoli si retraggono fino a determinare gravi deformità.
Nel contempo, cresce la limitazione articolare, che conduce ad una compromissione del movimento.
Cause
Coxartrosi primaria
Malattia tipica dell'età avanzata (oltre i 60 anni di età) come espressione di un'usura da invecchiamento dell'articolazione.
Insorge senza precedenti patologici a carico dell'articolazione, ma alcuni fattori generali ne possono predisporre l'insorgenza (sovrappeso, attività lavorativa con tanto carico ecc.)
Coxartrosi secondaria
Può colpire pazienti più giovani (30-40 anni) ed è causata da:
- Processi patologici malformativi (es. displasia congenita dell'anca);
- Traumi/danni locali: fratture, lussazioni, infezioni articolari o flogosi;
- Disordini sistemici (es. malattie dismetaboliche o endocrine).
Sintomi
Il principale sintomo della coxartrosi è rappresentato dal dolore avvertito all'inguine o alla parte anteriore della coscia, mentre più rara è la localizzazione al gluteo. In altri casi, invece, può essere riferito al versante laterale della coscia e può scendere fino al ginocchio.
Il dolore è ad evoluzione progressiva e, se inizialmente, viene accusato camminando o dopo sforzi prolungati, poi persiste anche alla ripresa dell'attività dopo il riposo.
Gradualmente, al dolore si associa dunque una limitazione dei movimenti, per cui può risultare difficile uscire dalla vasca da bagno, salire su una bicicletta, accovacciarsi e calzare una scarpa.
Diagnosi
Dolore e limitazione durante il movimento sono sicuramente i segni principali che fanno sospettare un'artrosi durante la valutazione ortopedica.
Per precisare con certezza la natura del disturbo, si ricorre a radiografie standard del bacino e dell'anca colpita, che mostrano i segni radiologici tipici dell'artrosi nell'articolazione colpita:
- Riduzione degli spazi articolari;
- Addensamento osseo al di sotto della cartilagine consumata o sofferente;
- Osteofiti, cioè piccole crescite d'osso vicino all'articolazione;
- Geodi, aree di cavitazione ossea nella testa femorale o nel cotile.
Trattamento
Nelle prime fasi della malattia, antidolorifici o anti-infiammatori possono dare sollievo dal dolore, ma non agiscono sulla progressione del danno articolare.
Quando la degenerazione cartilaginea è solo parziale, possono essere indicate delle infiltrazioni, cioè iniezioni intra-articolari di agenti condroprotettori che rallentano la distruzione della cartilagine.
Il trattamento più efficace dell'artrosi dell'anca in fase avanzata è, invece, chirurgico e prevede l'impianto di una protesi, uno snodo artificiale che copia e sostituisce la naturale articolazione malata.
Prevenzione
Il calo ponderale è una priorità in pazienti sovrappeso sia per diminuire il sovraccarico sull'articolazione, sia per rallentare la degenerazione cartilaginea. Inoltre, in previsione della terapia chirurgica consente di ridurre le possibili complicanze ed accelerare la fisioterapia post-operatoria.
Lo stesso vale per l'avvio di un programma di esercizi fisici che permettono di rafforzare i muscoli, mantenere la mobilità dell'anca e rallentare il processo artrosico. Consigliate sono le attività fisiche in assenza di carico, come il nuoto o la bicicletta, mentre sono da evitare il jogging e tutti gli sport di contatto, poiché potrebbero accelerare la progressione del danno cartilagineo.