Colonscopia

Che cos'è la colonscopia?

La colonscopia è un esame che permette di vedere direttamente la superficie interna del grosso intestino (colon). Una sonda sottile e flessibile (colonscopio) viene inserita attraverso l'ano e fatta avanzare nel colon per osservare eventuali alterazioni (tratti infiammati, polipi, tumori).

L'esame è richiesto per contribuire a chiarire la diagnosi in diverse situazioni cliniche o, in assenza di sintomi, in un programma di prevenzione dei tumori del colon.

colonscopiaLa colonscopia permette, in caso di bisogno, l'esecuzione indolore di prelievi bioptici della mucosa e l'asportazione di polipi intestinali.

Come si svolge

Il colonscopio, munito di microcamera che trasmette le immagini a video, è fatto risalire lungo il colon, ad iniziare dal retto.

La colonscopia dura 15-45 minuti e si svolge con un minimo di sedazione.

L'eventuale fastidio può essere determinato dalla distensione delle pareti dell'intestino con l'introduzione dell'aria attraverso l'endoscopio (il paziente può avvertire crampi all'addome o la sensazione di dover "evacuare”).

A che cosa serve?

La colonscopia consente una visione diretta del colon; è utile per accertare la natura di problemi connessi a disturbi intestinali: dolori addominali, stitichezza improvvisa, diarrea di lunga durata, calo ponderale significativo e perdita di sangue visibile nelle feci.

Applicazioni Colonscopia

La colonscopia permette di mostrare stati di irritazione, ulcere, diverticoli, restringimenti, anomalie vascolari, polipi e neoplasie.

Inoltre, permette l'esecuzione di prelievi bioptici, utili per meglio definire la diagnosi, e consente l'asportazione dei polipi intestinali (polipectomia).

Prima dell'esame

Il colonscopio, munito di microcamera che trasmette le immagini a video, è fatto risalire lungo il colon, ad iniziare dal retto.

La colonscopia dura 15-45 minuti e si svolge con un minimo di sedazione.

L'eventuale fastidio può essere determinato dalla distensione delle pareti dell'intestino con l'introduzione dell'aria attraverso l'endoscopio (il paziente può avvertire crampi all'addome o la sensazione di dover "evacuare”).

Dopo l'esame

Dopo l'esame, il paziente viene dimesso nel giro di un'ora, ma è sconsigliato guidare l'auto o di svolgere altre attività potenzialmente pericolose nelle ore successive, per l'effetto dei sedativi. In alcuni casi, possono protrarsi problemi minori, come la presenza di gas o leggeri spasmi intestinali.

Qualora nel corso della colonscopia siano stati asportati polipi, può essere necessario un periodo di osservazione in ospedale della durata di alcune ore.

Possibili Complicanze

colonscopia esecuzioneLa più seria complicanza è la perforazione intestinale, che richiede un immediato intervento chirurgico di riparazione.

Un'altra complicanza, meno seria, è legata all'effettuazione di biopsie o polipectomie. Nel punto in cui sono state eseguite queste manovre, infatti, può verificarsi un sanguinamento, il quale può essere fermato già durante la colonscopia.

Sono possibili anche reazioni indesiderate ai farmaci somministrati per la sedazione. Per questo motivo, è opportuno segnalare al medico, prima dell'inizio dell'esame, eventuali allergie o trattamenti farmacologici in atto.

Recenti sviluppi

Un'alternativa alla metodica tradizionale è la COLONSCOPIA VIRTUALE, cioè TAC ad alta risoluzione, in grado di individuare lesioni intorno o superiori al centimetro. Dopo la scansione, un programma specifico genera immagini tridimensionali del colon, rappresentando il suo interno. Rispetto alla metodica tradizionale, l'accuratezza è leggermente minore.

Vantaggio: non viene introdotta alcuna sonda endoscopica nel retto, ma solo di una piccola cannula per insufflare l'aria.

Svantaggio: può essere utilizzata solo come strumento diagnostico; non consente l'esecuzione di biopsie o la rimozione di eventuali polipi intestinali.