Influenza
L'influenza, per l'alto numero di ammalati che provoca quasi ogni anno, è la malattia che in assoluto incide maggiormente sulla collettività umana sia sotto l'aspetto sanitario, sia sotto il profilo socio-economico.
Dal punto di vista clinico l'influenza è stata definita una malattia invariabile causata da virus variabili, nel senso che la sintomatologia non cambia in rapporto al tipo o sottotipo di virus in causa
La peculiare Epidemiologia dell'Influenza è conseguenza di due principali fattori:
a) Variabilità antigenica del virus per:
- Mutazioni puntiformi del genoma (variazioni minori)
- Ricombinazione genetica con virus degli animali (variazioni maggiori)
b) Trasmissione dell'infezione, da uomo a uomo, per via aerea
STORIA NATURALE
- Epidemie frequenti ed imprevedibili
- Emisfero Nord da Settembre a Marzo
- Emisfero sud da Giugno a Settembre
- I ceppi circolanti variano annualmente e da regione a regione.
- L'evoluzione dell'epidemia in una data popolazione presenta un tipico andamento “a campana” e dura generalmente dalle 6 alle 8 settimane
- La morbosita' e' maggiore nei bambini, con range annuali del 14%-40%. Nelle case di cura e comunita' chiuse, l'andamento puo' essere esplosivo con morbosita' molto maggiore
- La mortalita' e' maggiore nelle persone anziane con co-morbidita' (anziani fragili) come broncopneumopatie, malattie cardiovascolari e diabete
COME SI TRASMETTE?
- Il virus viene trasmesso tramite goccioline di saliva starnutendo, tossendo o semplicemente parlando
- La trasmissione e' facilitata dal contatto stretto
- e' altamente contagioso e trasmissibile
- I soggetti infetti sono contagiosi da pochi giorni prima e per i 5-7 giorni successivi alla comparsa dei sintomi
CARATTERISTICHE DELLE EPIDEMIE
- Mutazioni secondarie o minori degli antigeni di superficie (emagglutinina o neuraminidasi) - Drift antigenico
- Influenza A o B (i più pericolosi dei tre diversi tipi di influenza)
- Insorge improvvisamente
- picco entro 2-3 settimane
- durata di 6-8 settimane
- morbosita'
- 10-20% complessivamente
- 40-50% in popolazioni selezionate e chiuse (case di riposo o cura)
- l'attivita' epidemica puo' essere localizzata o diffusa
CARATTERISTICHE DELLE PANDEMIE
- Cambiamenti strutturali importanti dell'emagglutinina e/o neuraminidasi - Shift antigenico
- I nuovi sottotipi possono insorgere per riassortimento genetico di virus umani con virus animali (uccelli) in un terzo ospite animale
- Riguarda solo l'influenza di tipo A
- Morbosita'
- Diffusione mondiale
- fino al 50%
- fino all' 80% in popolazioni selezionate e chiuse
MANIFESTAZIONI CLINICHE DELL'INFLUENZA
- Il periodo di incubazione puo' durare dalle 24 ore ai 5/6 giorni.
- L'inizio della malattia e' improvviso, con comparsa di febbre, brividi, mal di testa, gola secca, mialgia, malessere inappetenza e mal di gola.
- Il sintomo piu' rilevante e' la febbre , che in assenza di trattamento antipiretico si innalza bruscamente nel corso di 24-48 hrs fino ai 41°C.
- Lo spettro delle manifestazioni cliniche varia notevolmente per gravita', da manifestazioni asintomatiche a complicazioni minori quali rinite e/o faringite fino alla polmonite virale con esito potenzialmente fatale
COMPLICAZIONI
otite media
sinusite
esacerbazione di asma/BPCO
croup, bronchiolite
polmonite virale primaria (rara*)
polmonite batterica secondaria
* 5-10% delle polmoniti come complicanze dell'influenza
Respiratorie
- otite media
- sinusite
- esacerbazione di asma/BPCO
- croup, bronchiolite
- Polmonite virale
- Polmonite batterica
- da stafilococco, da streptococco
Non-respiratorie
- Miosite
- Miocardite, pericardite
- Mioglobinuria
- depressione midollare
- CNS
- sindrome di Guillain-Barré
- mielite trasversa
- sindrome di Reye syndrome
- Encefalite
GRUPPI A MAGGIOR RISCHIO DI COMPLICANZE
- Anziani, specialmente se residenti in case di cura e con co-morbidita'
- Bambini
- Pazienti con:
- malattie respiratorie croniche (asma e BPCO)
- Cardiopatie
- malattie metaboliche croniche (es diabete)
- immunocompromissione dovuta a malattie o terapie
- malattie ematologiche
- insufficienza renale cronica
La peculiare epidemiologia dell'Influenza richiede che questa infezione/malattia sia sottoposta ad una adeguata sorveglianza
Finalità della Sorveglianza dell'Influenza è raccogliere, aggregare e analizzare, con metodi scientificamente corretti, dati sull'influenza e gli eventi ad essa collegati, nella popolazione di un determinato ambito geografico.
I dati raccolti dal sistema di Sorveglianza vengono utilizzati per :
- Fornire tempestive informazioni sull'andamento dell'Influenza agli organi del Servizio Sanitario Nazionale e alla popolazione
- Valutare l'efficacia delle misure adottate per prevenire la malattia e le morti associate con l'infezione e le sue complicanze
- Valutare l'impatto socio-economico della malattia
- Fare previsioni sui probabili tipi di virus che circoleranno nella popolazione e individuare gli interventi più idonei per la prevenzione ed il controllo della malattia e delle sue complicanze
PARAMETRI DI SORVEGLIANZA
- Sorveglianza virologica
- Sorveglianza clinico-epidemiologica (medici “sentinella”)
- Mortalità
- Ricoveri ospedalieri
- Altri indicatori: assenteismo scolastico e lavorativo; consumo farmaci; etc.
CONTROLLO DELL'INFLUENZA
MALATO | ARIA | SOGGETTO SUSCIETTIBILE | COMUNITA' |
Quarantena e antivirali | Disinfezione, Rimozione, Aereosol | Vaccinazione antivirale | Sorveglianza, chiusura scuole, piani per pandemie |
VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE
La vaccinazione rappresenta uno strumento fondamentale per ridurre i danni causati dall'influenza e dalle sue complicanze.
Per incrementare i benefici prodotti dalla immunizzazione occorre:
- Aumentare la copertura vaccinale della popolazione di età > di 64 anni. L'obiettivo del 75% di copertura indicato dal Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 deve essere perseguito con convinzione
- Esso può essere raggiunto attraverso il coinvolgimento dei medici di famiglia e la sensibilizzazione degli utenti
- L'impiego di vaccini che contengono adiuvanti può aumentare la risposta immunitaria individuale
- Aumentare la copertura vaccinale dei soggetti “a rischio” di età ≤ 64 anni, che risulta finora insoddisfacente
- Verificare la possibilità di integrare l'impiego del vaccino inattivato somministrato per via intramuscolare con vaccini capaci di stimolare l'immunità mucosale
PERCHE' VACCINARE CONTRO L'INFLUENZA?
Perchè è una malattia che ha un impatto fortemente negativo sulla salute della popolazione e sull'economia della società.
Dosaggio e modalità di somministrazione del vaccino influenzale
Età | Vaccino | Modalità di somministrazione |
da 6 mesi a 35 mesi | split osub-unità | 1/2 dose (0,25 ml) ripetuta a distanza di almeno 4 sett. per bambini che vengono vaccinati per la prima volta |
da 3 anni a 12 anni | 1 dose (0,50 ml) ripetuta a distanza di almeno 4 sett. per bambini che vengono vaccinati per la prima volta | |
oltre 12 anni | intero, split o sub-unità | 1 dose (0,50 ml) |
Categorie a cui va offerta la vaccinazione influenzale
Soggetti ad alto rischio di complicazioni correlate all'influenza:
Soggetti al di sopra dei 64 anni
Soggetti in età infantile ed adulta affetti da :
- Malattie croniche debilitanti a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma), circolatorio, uropoietico
- Malattie degli organi emopoietici
- Diabete ed altre malattie dismetaboliche
- Sindromi da malassorbimento intestinale
- Fibrosi cistica
- Altre malattie congenite o acquisite che comportino carente o alterata produzione di anticorpi
- Patologie per le quali sono programmati interventi chirurgici
Bambini reumatici soggetti a ripetuti episodi di patologia disreattiva che richiede prolungata somministrazione di acido acetilsalicilico e a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
Persone che possono trasmettere l'influenza a soggetti ad alto rischio
- Personale sanitario di assistenza (Ospedali, Case di Riposo, etc.)
- Contatti familiari
Addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo