Vitargo | La Migliore Fonte di Carboidrati per lo Sport?
Proprietà e Benefici
Esistono evidenze scientifiche secondo le quali l'integrazione di Vitargo può risultare utile per:
- prima dell'allenamento o della gara, l'assunzione di vitargo contribuisce a saturare le scorte di glicogeno epatiche e muscolari; si deve comunque tener conto della possibilità di effetti indesiderati come l'eccessivo aumento di peso corporeo.
- durante allenamenti o gare di lunga durata (>90 minuti), l'assunzione di vitargo garantisce un supporto energetico durante la performance, prevenendo il calo prestativo legato al depauperamento delle riserve glucidiche dell'organismo.
- dopo l'allenamento o la gara, l'assunzione di vitargo contribuisce a ripristinare le scorte di glicogeno epatiche e muscolari, garantendo un recupero più rapido dallo sforzo fisico. Se assunto insieme ad una fonte proteica, produce inoltre un effetto anabolico significativo, grazie allo stimolo sul rilascio di insulina che favorisce l'ingresso dei nutrienti nelle cellule muscolari.
Per capire le proprietà del vitargo e la sua utilità in campo sportivo, occorre chiarire il concetto di destrosio equivalenza. La lunghezza delle catene polisaccaridiche (composte quindi dai singoli zuccheri) determina la D.E. (destrosio equivalenza) e l'indice glicemico di un integratore a base di carboidrati.
Tanto più la D.E è bassa e tanto più il prodotto mantiene costanti i livelli glicemici. Con una Destrosio equivalenza bassa, infatti, nella maltodestrina abbiamo una percentuale molto alta di polisaccaridi (ovvero di catene glucidiche molto lunghe), che la rende di più lenta metabolizzazione. Questo tipo di maltodestrina garantisce quindi una risposta energetica più duratura e costante nel tempo; con l'inconveniente, però, di un tempo di entrata in circolo più lungo, proprio perché i polisaccaridi sono ancora da digerire (scomporre). Dall'altra parte, tuttavia, i tempi di assorbimento intestinale si riducono; catene più lunghe, infatti, significano maggior peso molecolare (particelle più grandi), quindi minore richiamo di acqua per osmosi (il che crea meno effetti indesiderati come i crampi addominali).
Sappiamo che una bevanda ipo-osmolare viene assorbita più rapidamente di una iperosmolare, e che l'osmosi aumenta all'aumentare del numero di particelle presenti in soluzione (e viceversa). Ebbene, tutte queste caratteristiche sono racchiuse nel Vitargo, che ha una Destrosio equivalenza piuttosto bassa. Al contrario, una maltodestrina con D.E. alta è composta da catene molto corte di polisaccaridi, e risulta di più rapida azione, con maggior rischio di crampi addominali ed iperglicemia. Una maltodestrina ad alta Destrosio equivalenza può quindi risultare troppo rapida e non adatta - al contrario del Vitargo - agli sportivi di resistenza.
Ruolo biologico
Il vitargo è un polisaccaride sintetico ad alto peso molecolare, ottenuto attraverso processi industriali di idrolisi controllata di amido di mais, patate od orzo.
In quanto tale quindi, questa molecola si presenta come un polimero glucidico altamente ramificato, costituito da molecole di glucosio legate tra loro attraverso legami glicosidici alfa 1-4 ed alfa 1-6.
E'quindi chiaro che l'impiego del vitargo, non presentando particolari attività nutraceutiche, è giustificato dalle caratteristiche nutrizionali e “cinetiche”, che lo rendono particolarmente adatto all'uso sportivo.
L'elevata digeribilità, il rapido transito gastrico, il basso indice glicemico e la ridotta osmolarità, rappresentano le principali proprietà biologiche e cinetiche di questa molecola, che consentono all'atleta di poter contare su un graduale rifornimento glucidico, privo di sbalzi glicemici e insulinemici, e su una fonte energetica “pulita”, in grado di ridurre al minimo il carico digestivo e ottimizzare il flusso energetico dello sportivo.
Uso nella pratica sportiva
Il vitargo viene comunemente impiegato nella pratica sportiva per le sue importanti proprietà nutrizionali, che consentono di sostenere i livelli glicemici dell'atleta per più ore, evitando cali significativi in grado di compromettere la performance.
Oltre all'assunzione pro-energetica, che evidentemente si realizza attraverso l'ingestione di questa molecola nel pre-workout, il vitargo viene utilizzato con successo anche nelle fasi di recupero, dove si è dimostrato capace di indurre la sintesi di glicogeno, in seguito ad allenamento ad esaurimento, in maniera decisamente più intensa rispetto a quanto fatto da altre bevande zuccherine.
E' chiaro quindi che un corretto protocollo integrativo a base di vitargo, potrebbe incrementare significativamente le capacità ergogeniche dell'atleta, portando ad un significativo miglioramento della performance e ritardando l'insorgenza della fatica.
Diversi ricercatori e fisiologi sportivi sostengono la validità dell'impiego di questa molecola durante prestazioni di endurance, viste le ottime capacità metaboliche e la bassa osmolarità che preserva e migliora i livelli di idratazione dell'atleta.
Restano ancora da indagare le possibili proprietà protettive sulla salute muscolare che il vitargo potrebbe espletare grazie alla concomitante assunzione di antiossidanti, e quelle motivazionali, che invece sembrano associate alla presenza di recettori per il “dolce” nel cavo orale direttamente correlati al sistema nervoso centrale e ai relativi circuiti di controllo.
Dosaggi
In questo caso risulta al quanto complesso definire un dosaggio univoco e valido in tutti i casi, in quanto la quota di vitargo da utilizzare nel protocollo di integrazione dovrebbe essere valutata in ogni singolo caso e rapportata al piano dietetico dell'atleta, alla disciplina svolta e agli obiettivi da raggiungere.
In linea di massima si consiglia l'assunzione nel pre-workout di 1 grammo di carboidrati per Kg di peso corporeo e nel post work out di 1.5 grammi per Kg di peso corporeo.
Effetti Collaterali
E' importante che la supplementazione con vitargo venga effettuata nel modo migliore, in quanto gli effetti collaterali potrebbero compromettere lo stato di salute dell'atleta e le sue capacità performanti.
L'ingestione acuta di questo zucchero infatti, potrebbe determinare la comparsa di diarrea, nausea, vomito e dolori addominali, procurando oltre ad una diffusa sensazione di malessere, una disidratazione tale da compromettere seriamente la performance; mentre l'abuso per tempi prolungati e in quantità superiori al necessario potrebbe condurre ad un aumento ponderale, al sovrappeso e a patologie correlate.
Studi - Bibliografia
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