Riso Rosso e Berberina | Funzionano per il Colesterolo?

Berberina e monacolina svolgono un'azione sinergica nel controllare i valori di colesterolo nel sangue.

  • La berberina contribuisce alla regolare funzionalità dell'apparato cardiovascolare
  • La monacolina K da riso rosso fermentato (Monascus purpureus) contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue. Questo beneficio si ottiene con l'assunzione giornaliera di 10 mg di monacolina K da preparazioni di riso rosso fermentato.

Berberina

Presente nella corteccia, nelle radici e nei fusti delle piante del genere Berberis (es: berberina aristata), la berberina è un alcaloide vegetale che possiede, oltre a proprietà antimicrobiche, anche una spiccata capacità di ridurre la colesterolemia, risultando, proprio in virtù di questa sua capacità, un'alternativa valida e del tutto naturale alle statine di sintesi.

La dimostrazione dell'azione ipocolesterolemizzante della berberina proviene da diverse ricerche scientifiche, che hanno evidenziato, in persone che hanno fatto uso di berberina per tre mesi consecutivi, una riduzione dei livelli ematici di colesterolo totale, trigliceridi e colesterolo LDL.

Studi relativi al meccanismo d'azione della berberina hanno poi evidenziato che:

  • La riduzione della colesterolemia dipende da un aumento dell'attività e del numero dei recettori epatici per le LDL, il cui ruolo fisiologico è “allontanare” il colesterolo cattivo dal sangue;
  • La riduzione dei trigliceridi è frutto dell'inattivazione di un enzima chiave nel loro processo di sintesi, la cosiddetta acetil-coenzima A carbossilasi (ACC).

Riso Rosso Fermentato

Oltre che come alimento e colorante, il riso rosso fermentato è usato da secoli nella medicina cinese per i suoi effetti benefici. Si ottiene dalla fermentazione del comune riso da cucina a opera del fungo Monascus purpureus, detto anche lievito rosso, che gli conferisce il caratteristico colore. Questo fungo produce una serie di sostanze (monacoline), tra cui la monacolina K, capace di abbassare le concentrazioni di colesterolo nel sangue.

La monacolina K può essere considerata una “statina vegetale”. Ha infatti la stessa struttura chimica della lovastatina, una delle molecole di sintesi utilizzate nei farmaci anticolesterolo.

Caratteristiche biologiche

Il riso rosso fermentato è un alimento di origine asiatica, utilizzato da secoli nella medicina cinese come integratore alimentare, ottenuto attraverso la fermentazione del comune riso da tavola da parte di particolari microrganismi noti come Monascus Purpureus, responsabili tra l'altro della caratteristica colorazione rossastra di questo alimento.

Il processo fermentativo si completa mediante l'aggiunta di vino rosso di riso, acqua e Polygonum, pianta officinale nota da tempo alla medicina etnica e utilizzata comunemente anche nella preparazione di piatti tradizionali.

Le peculiari attività terapeutiche di questo alimento sono da ricondurre alla presenza di numerosi principi attivi tra cui isoflavoni, acidi grassi monoinsaturi, steroli e soprattutto monacoline la cui abbondanza è correlata ai suddetti processi fermentativi ed in particolare al Monascus Purpureus, fungo in grado di fermentare cellulosa, maltosio, fruttosio e glucosio, arricchendo il riso rosso di monacoline.

In particolare la monacolina K, la cui struttura e funzione sembrano ricordare quelle di un farmaco molto utilizzato nel trattamento dell'ipercolesterolemia noto con il nome di lovastatina, è in grado di inibire l'attività dell'enzima HMG-CoA reduttasi, bloccando a monte la cascata di eventi che portano alla sintesi epatica di colesterolo.

E' evidente quindi che una delle principali applicazioni terapeutiche di questo alimento è riconducibile alla normalizzazione delle concentrazioni lipidiche in corso di ipercolesterolemia e patologie correlate.

Notizie dal mondo scientifico

Nonostante il riso rosso fermentato venisse utilizzato da secoli nella medicina cinese come rimedio naturale per molte patologie ematologiche, la medicina convenzionale si è concentrata sulla caratterizzazione molecolare di questo alimento solo pochi anni fa, producendo quindi una letteratura scientifica di modesta entità.

Tuttavia a dispetto del basso numero di lavori pubblicati, i risultati ottenuti risultano al quanto incoraggianti proponendo questo alimento come rimedio naturale in corso di :

  • Ipercolesterolemia : garantendo una riduzione di circa il 30% delle concentrazioni ematiche di Colesterolo LDL in solo otto settimane di trattamento, producendo risultati simili alle più comuni statine presenti sul mercato farmaceutico;
  • Patologie cardiovascolari : rivelandosi utile nel ridurre il rischio a lungo termine, riequilibrano il profilo lipidemico e riducendo il rischio aterosclerotico;
  • Patologie ossee come l'osteoporosi : inducendo un incremento delle concentrazioni di fattori di crescita come la Bone Morphogenetic Protein 2, ed aumentando sensibilmente il numero di cellule ossee dotate di capacità osteodepositrice;
  • Patologie infiammatorie : determinando una sensibile riduzione dell'attivazione di pathways infiammatorie come quella del NF-kB e modulando la secrezione di citochine infiammatorie e specie reattive dell'ossigeno;
  • Obesità: sembra infatti che gli estratti di riso rosso possano inibire l'espressione di geni coinvolti nell'adipogenesi, riducendo quindi sviluppo e crescita del tessuto adiposo;
  • Patologie neoplastiche: dati ancora sperimentali condotti sia su culture cellulari che su modelli animali dimostrano la capacità della monacolina K di inibire progressione neoplastica e neoangiogenesi.

Diversi gruppi di lavoro indipendenti inoltre sono al lavoro per valutare anche eventuali altre proprietà terapeutiche delle monacoline, che potrebbero spingere il riso rosso così fermentato verso nuove applicazioni cliniche.

E' tuttavia importante ricordare che molti di questi studi sono condotti su modelli animali, per cui occorrerebbe una sperimentazione più dettagliata e accurata prima di traslare gli effetti ottenuti su cellule o animali ad organismi complessi come quello umano.

Riso Rosso Fermentato: modalità di utilizzo

Gli studi presenti in letteratura, relativi all'utilità degli estratti del riso rosso fermentato nel trattamento dell'ipercolesterolemia, suggeriscono dosaggi abbastanza vari.

E' infatti opportuno considerare adeguatamente la composizione dell'integratore ed in base a questo definire il dosaggio, considerando che attualmente il dosaggio giornaliero massimo di monacolina K, consentito dal ministero della salute, è di 3 mg.
Il corretto controllo metabolico non può prescindere da una dieta equilibrata e da uno stile di vita sano.

Effetti Collaterali

Per quanto il riso rosso fermentato risulti un prodotto naturale, differenti studi dimostrano come l'assunzione per periodi prolungati o ad elevati dosaggi potrebbe determinare l'insorgenza di effetti collaterali simili a quelli descritti per le statine.

Dosaggi compresi tra i 200mg e 1200 mg giornalieri sono stati infatti associati alla comparsa di miopatie con incremento della creatinfosfochinasi, patologie gastro-intestinali ed emicrania.

Per evitare carenze importanti è opportuno associare al riso rosso fermentato l'assunzione di coenzima Q10.
La somministrazione di questo prodotto è controindicata durante il periodo di allattamento e gravidanze, durante le fasi di sviluppo e in concomitanza ad altri farmaci ipolipemizzanti.

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