Echinacea | Proprietà Immunostimolanti e Antiage

Indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie

Generalità

L'echinacea è originaria dell'America del Nord, dove le radici venivano utilizzate dagli indiani per la cura di ogni tipo di ferita.

Negli ultimi anni, l'echinacea è diventata molto famosa anche in Europa grazie soprattutto ai risultati di diverse ricerche scientifiche che ne hanno dimostrato le importanti proprietà stimolanti per il sistema immunitario, utilissime soprattutto nelle situazioni di eccessivo stress fisico e psichico.

Oltre a rinforzare il sistema immunitario, l'echinacea, contiene principi attivi con azioni: antibiotiche, antivirali ed antinfiammatorie, che ne giustificano l'utilizzo nella prevenzione e nella cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti.

L'echinacea, priva di qualsiasi effetto collaterale, la si trova in farmacia e erboristeria sotto forma di capsule o compresse.

Storia e usi dell'Echinacea

Con il termine Echinacea si intende generalmente un genere costituito da diverse specie autoctone del Nord America di piante dalle quali è possibile ottenere erbe medicinale a partire dalle radici, dal rizoma e delle parti aree di ciascuna pianta. Nonostante negli ultimi anni siano state classificate tassonomicamente differenti specie, ognuna delle quali caratterizzata da elementi fitoterapici parzialmente differenti, l'Echinacea tradizionalmente usata dalle popolazione native Nord Americane, sia perché più abbondante nel territorio sia perché dotata di maggiore azione terapeutica, è stata l'Echinacea Purpurea o Echinacea viola. Tuttavia a questa si sono associate anche :
  • l'Echinacea angustifolia e l'Echinacea Pallida, utilizzate come la Purpurea in ambito fitoterapico per il trattamento delle affezioni delle vie respiratorie, delle infezioni delle vie urinarie, dei disordini dermatologici e immunologici;
  • l'Echinacea atrorubens, laevigata, paradoxa, sanguinea, simulata e tennessensis, poco utilizzate in ambito fitoterapico.
La difficile caratterizzazione molecolare dei singoli principi attivi estraibili dall'Echinacea, che ad oggi conta la presenza di derivati dell'acido caffeico, alchilamidi e polisaccaridi, ha dato nel tempo sempre maggiore rilevanza al concetto di fitocomplesso, inteso come insieme degli elementi biologici dotati di attività potenzialmente terapeutica, piuttosto che al singolo principio attivo.

Echinacea in Fitoterapia

Tralasciando gli usi tradizionali dell'Echinacea come il trattamento delle infezioni fungine, degli avvelenamenti del sangue o degli avvelenamenti alimentari, per i quali purtroppo non vi è un corrispettivo nella letteratura medica moderna, la farmacologia sperimentale, sostenuta da varie evidenze alcune delle quali anche basate su trial clinici, attribuisce al fitocomplesso estraibile dall'Echinacea :
  • un'azione immunostimolante, probabilmente determinata dal potenziamento della fagocitosi, dalla stimolazione dei fibroblasti, dall'aumentata motilità dei leucociti e da un bilanciamento della produzione e secrezione di citochine (sostanze in grado di controllare l'attivazione del sistema immunitario);
  • un'azione cicatrizzante e dermoprotettiva, osservata anche in seguito all'applicazione topica degli estratti di Echinacea, probabilmente legata da un lato all'azione di potenziamento dell'attività fibroblastica dall'altro all'inibizione di alcuni enzimi batterici in grado di facilitare la penetrazione di eventuali agenti patogeni negli strati cutanei sottostanti;
  • un'azione protettiva nei confronti di infezioni virali e batteriche, probabilmente come diretta conseguenza dell'azione immunoregolatoria;
  •  un'azione immunomodulante nei confronti delle patologie infiammatorie della pelle come ferite, eczemi, ustioni, ulcere varicose e lesioni da Herpes Simplex che si concretizza in un netto miglioramento delle lesioni osservate anche in pochi giorni di trattamento.
  • un'azione protettiva nei confronti delle infezioni a carico delle alte vie respiratorie.

Echinacea come rimedio anti-aging

Le sue numerose attività fitoterapiche, e in particolare quella immunomodulante hanno consentito all'Echinacea di entrare a pieno titolo tra le piante dotate di attività antiaging.

È noto ormai da anni come l'invecchiamento si associ inevitabilmente ad un declino del sistema immunitario, e in particolare a quello di alcune cellule note come cellule NK normalmente deputate alla protezione nei confronti di cellule trasformate potenzialmente tumorali e di microrganismi patogeni, il cui decadimento si associa ad infezioni ricorrenti, alla maggior incidenza di patologie maligne e ad una generalizzata sensazione di malessere. Numerosi studi, per lo più condotti su modelli sperimentali, hanno dimostrato tuttavia come l'integrazione giornaliera con Echinacea, anche per pochi giorni, possa determinare un ringiovanimento di questa popolazione cellulare, contrastando efficacemente la degenerazione di molti tessuti e preservando l'organismo dall'azione lesiva di numerosi agenti patogeni.

All'azione anti-aging sistemica e funzionale dell'Echinacea quindi, si associa inevitabilmente anche quella “estetica” garantita proprio dalla corretta attivazione del sistema immunitario e dai suoi effetti immediati nei confronti della pelle, prima barriera anatomica e funzionale nei confronti di agenti lesivi di natura microbica, virale e fungina, chimica e fisica.

Il mantenimento di un sistema immunitario attivo ed efficace infatti, oltre a ridurre il rischio di infezioni e danni da agenti patogeni, controllerebbe efficacemente anche il rischio di reazioni autoimmunitarie o auto infiammatorie alla base di processi degenerativi e cronici.

L'Echinacea come anti-aging cutaneo

Grande rilievo, soprattutto negli ultimi anni, ha assunto l'attività protettiva dell'Echinacea e dei suoi estratti nei confronti della cute. La particolare composizione chimica di alcuni degli elementi fitoterapici presenti negli estratti di questa pianta, caratterizzati da una naturale lipofilia, ha infatti consentito l'uso topico di tali prodotti. Negli ultimi anni numerosi studi, sia sperimentali che clinici, hanno dimostrato l'efficacia dell'Echinacea e dei suoi estratti nel :
  • favorire la cicatrizzazione di ulcere e ferite, grazie alla capacità di attivare i fibroblasti e potenziare la sintesi di fibre collagene;
  • proteggere la cute dall'azione di agenti patogeni, potenziando l'attività di cellule del sistema immunitario come macrofagi e cellule NK;
  • migliorare le lesioni acneiche, controllando la proliferazione di agenti microbici come il Proprionibacterium acnes;
  • proteggere la cute dall'azione lesiva delle radiazioni ultraviolette, rappresentando un valido agente da affiancare ai comuni fattori di protezione solare;
  • controllare e facilitare la regressione di lesioni cutanea di natura autoimmunitaria ed auto infiammatoria.

Queste importanti evidenze, associate tra l'altro ad una buona tollerabilità, hanno aperto le porte all'uso di comuni piante dotate di potere fitoterapico come l'Echinacea nella medicina Anti-Aging, tra l'altro con ottimi risultati.

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Controindicazioni ed Effetti Collaterali

Considerando sia l'uso topico che interno, pazienti affetti da allergia all'Echinacea o ai suoi estratti, da malattie gravi come tubercolosi, AIDS, sclerosi multipla, turbe del sistema immunitario gravi non dovrebbero assumere prodotti a base di Echinacea. Al contempo l'assenza di studi certi relativi alla sicurezza dell'Echinacea su bambini o donne gravide o in allattamento, estende le suddette controindicazioni all'uso anche a questi casi. Per il resto l'uso di questa pianta risulta generalmente sicuro e privo di effetti collaterali clinicamente rilevanti. Si ricorda in ogni caso di consultare il medico, l'erborista o il farmacista prima di intraprendere l'uso di Echinacea, e di chiedere sempre il consulto medico in presenza di terapia farmacologica.

Bibliografia