Melograno e Salute

Generalità

Il melograno è considerato un alimento dalle spiccate proprietà fitoterapiche.

Una porzione di semi di melograno da 100g fornisce il 12% dell'apporto giornaliero di vitamina C (acido ascorbico) e il 16% di quello della vitamina K (antiemorragica); contiene anche vari polifenoli come gli ellagitannini ed i flavonoidi.

Il melograno è pure un'ottima fonte di fibra alimentare, che è interamente contenuta nei semi commestibili. Chi sceglie di eliminare i semi, consumando solo la polpa che li racchiude (sputandoli o scartandoli dopo la spremitura del succo), perde i benefici nutrizionali delle fibre e di certi nutrienti.

Infatti, l'olio di semi di melograno contiene fino al 65,3% di acido punicico, solo il 4,8% acido palmitico e il 2,3% di acido stearico, ben il 6,3% di acido oleico e addirittura il 6,6% di acido linoleico (acido grasso essenziale).

Oltre ai semi, per il succo di melograno viene spremuta anche una piccola porzione di buccia, che fornisce alla bevanda anche delle molecole di estrone; d'altro canto, il contenuto preciso di questa molecola steroidea ed il suo impatto metabolico sono tutt'ora oggetto di discussione controversie.

Polifenoli nel Succo di Melograno

I polifenoli più abbondanti nel succo di melograno sono gli ellagitannini; questi sono tannini condensati e composti dall'acido ellagico, e/o dall'acido gallico, con una molecola di carboidrati.

I vari ellagitannini del melograno (noti anche come punicalagine) sono: granatina A e B, punicacorteina A, B, C e D, 5-O-galloyl-punicacorteina D, punicafolina, punigluconina, punicalagina, 1-alfa-O-galloyl-punicalagina e 2-O-galloyl-punicalina.

Il colore rosso del succo è attribuibile alle antocianine; tra queste ricordiamo i glicosidi: delfinidina, cianidina e pelargonidina (delfinidina 3-glucoside e 3,5-diglucoside; cianidina 3-glucoside e 3,5-diglucoside e pelargonidina 3-glucoside e 3,5-diglucoside). L'aumento della pigmentazione si verifica, come per altri frutti, con l'avanzamento della maturazione.

Il contenuto fenolico del succo di melograno è negativamente influenzato dalle tecniche di lavorazione e soprattutto dalla pastorizzazione conservativa.

Polifenoli nella Buccia

Rispetto alla polpa, la buccia di melograno non è commestibile e contiene fino al triplo del contenuto totale di polifenoli dei semi; tra questi: tannini condensati e catechine, gallocatechine ed prodelfinidine.

Il contenuto fenolico estratto dalla buccia di melograno è industrialmente utilizzato per la sintesi di integratori alimentari e di conservanti alimentari.

Benefici del Melograno

In molti esperimenti di laboratorio svolti “in vitro”, gli ellagitannini o punicalagine del melograno hanno dimostrato una spiccata attività anti-radicalica (antiossidante), con potenziali effetti benefici sugli esseri umani.

Le punicalagine dovrebbero essere assorbite nell'intestino e di conseguenza svolgere un ruolo metabolico di prevenzione nei confronti dello stress ossidativo. Tuttavia, la prova conclusiva della loro efficacia “in vivo” sugli esseri umani non è ancora stata dimostrata.

Con il metabolismo batterico intestinale della flora fisiologica, gli ellagitannini o punicalagine vengono convertiti in urolitine, molecole delle quali non si conosce ancora con esattezza l'attività biologica “in vivo”

Nella ricerca preliminare e sugli studi clinici, il succo di melograno si è dimostrato potenzialmente efficace nel ridurre i fattori di rischio per le malattie cardiache; tra i vari effetti,

  • riduce l'ossidazione delle lipoproteine LDL,
  • modera lo stato ossidativo dei macrofagi
  • ostacola la formazione delle cellule schiumose (vedi processo di aterosclerosi).

Nel topo, dopo il consumo di succo di melograno, l'ossidazione delle LDL da parte dei macrofagi peritoneali è stata ridotta fino al 90%.

In uno studio limitato ai pazienti ipertesi, il consumo di succo di melograno protratto per due settimane ha dimostrato di ridurre la pressione sanguigna sistolica inibendo il siero-enzima di conversione dell'angiotensina.

Il succo di melograno può anche inibire le infezioni virali, mentre gli estratti hanno effetti antibatterici contro la formazione della placca dentale.

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