Morbillo
Che cos'è?
Il morbillo è una malattia infettiva di origine virale, altamente contagiosa.
È una malattia esantematica, piuttosto tipica dell'età infantile: è caratterizzata dalla comparsa di tipiche eruzioni diffuse sulla superficie cutanea.
In genere, il morbillo ha un'evoluzione benigna ma, raramente, si possono verificare complicanze molto gravi.
Si può prevenire ricorrendo al vaccino contro il morbillo.
Cause
Agente eziologico: il morbillo è causato da un virus a RNA del genere Morbillivirus, della famiglia dei Paramyxovirus.
Modalità di trasmissione: contatto diretto o per via aerea attraverso le secrezioni naso-faringee infette emesse tossendo, starnutendo o semplicemente parlando.
Il morbillo colpisce principalmente i bambini in età scolare e prescolare, ma non solo: le persone di qualsiasi età non immuni, cioè che non hanno mai avuto il morbillo e non sono vaccinati, possono ammalarsi.
Come si sviluppa
Il morbillo decorre in 4 differenti fasi:
- Incubazione (7-18 giorni): inizia con l'entrata del virus nell'organismo e termina con l'inizio della febbre; durante questo periodo, possono verificarsi piccoli segni di malessere, difficilmente identificabili come sintomi specifici del morbillo.
- Fase prodromica (4-5 giorni): febbre alta; congiuntivite; infiammazione della mucosa nasale e laringea con tosse e secrezione nasale; segno di Köplik (macchiette bianche localizzate sulla mucosa della bocca, all'altezza dei molari).
- Fase esantematica (5-6 giorni): brusco aumento della febbre; la pelle si copre di macchioline tondeggianti, appena rilevate, di colore rosa.
- Periodo desquamativo: scompaiono i segni caratteristici della malattia e la pelle va incontro ad una leggera desquamazione.
Possibili complicanze
Il morbillo, a qualsiasi età, può complicarsi soprattutto con otiti dell'orecchio medio, polmoniti e laringiti.
Altra complicanza, più rara, ma grave è l'encefalite, che può indurre convulsioni, sordità, disturbi motori, ritardo mentale e conseguenze permanenti a livello neurologico.
Una complicanza del morbillo, rarissima, ma dagli effetti devastanti, è la panencefalite sclerosante subacuta (PESS), una forma di encefalite degenerativa che distrugge progressivamente le cellule cerebrali fino alla morte.
Diagnosi
È generalmente sufficiente una valutazione delle eruzioni cutanee tipiche della malattia o dei piccoli puntini bianchi presenti all'interno delle guance.
Se necessario, la diagnosi del morbillo può essere confermata dalla ricerca del virus nel sangue o, successivamente, dal dosaggio degli anticorpi, ripetuto durante la convalescenza.
Trattamento
Non esiste alcun farmaco specifico per curare il morbillo, però si possono trattare i sintomi.
Il paziente deve rimanere a riposo fino alla regressione dell'esantema e adottare una dieta leggera, ricca di liquidi.
È consigliato il paracetamolo per evitare che la temperatura corporea salga troppo. Se il caso lo richiede, il medico può indicare sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi, mentre cortisonici e antibiotici sono prescritti per trattare le complicanze.
L'isolamento domiciliare del paziente è prescritto fino a 5 giorni dalla comparsa dell'esantema.
Ciò che aumenta la diffusione del morbillo è il fatto che chi si ammala, può trasmettere il morbillo anche poco prima della fase prodromica, quando i sintomi non sono ancora evidenti.
Vaccino
Esiste attualmente un vaccino costituito da virus vivi attenuati, cioè modificati in modo da renderli innocui, ma capaci di stimolare le difese naturali dell'organismo. In Italia, fa parte del complesso vaccinale, noto con la sigla MPR, che immunizza contro morbillo, parotite e rosolia.
La vaccinazione contro il morbillo prevede la somministrazione di 2 dosi: la prima è somministrata ai bambini di 12-15 mesi, la seconda è attualmente prevista a 5-6 anni.
Il vaccino determina un'immunità permanente, perciò non sono necessari ulteriori richiami.