Clamidia

Cos'è la Clamidia?

La clamidia è tra una delle più comuni malattie sessualmente trasmissibili

È un'infezione è causata da un batterio, la Chlamydia trachomatis

clamidia

Produce sintomi abbastanza vaghi, non sempre riconoscibili dalle persone che ne sono colpite oppure confusi per disturbi di altro genere

Può avere serie conseguenze per l'apparato riproduttivo e causare la malattia infiammatoria pelvica nella donna e uno stato infiammatorio dell'area genitale negli uomini

Come si trasmette

  • L'infezione può essere trasmessa mediante un rapporto sessuale non protetto (orale, vaginale o anale) oppure dalla madre al figlio durante il parto.
  • Alta trasmissibilità
  • Alta percentuale di asintomatici
  • Periodo di incubazione 7-21 giorni
  • Diffusa la reinfezione

Sintomi

Nell'uomo (da una a tre settimane dopo il contatto):

  • Spesso è asintomatica
  • Bruciore sulla punta e lungo il pene
  • Perdite di consistenza fluida
  • Dolore al retto (se trasmessa durante rapporto anale)

Nella donna:

  • Spesso è asintomatica
  • Perdite vaginali anomale
  • Fastidiosa sensazione di irritazione
  • Dolori al basso ventre e alla schiena
  • Febbre e nausea
  • Perdite sanguinolente anche fuori dal normale ciclo mestruale
  • Dolore al retto (se trasmessa durante rapporto anale)

Nel neonato: polmonite,  congiuntivite e infezioni alle orecchie

Possibili Complicanze

Se non viene curata, possono insorgere, nella donna: infiammazioni pelviche, danni permanenti alle tube, all'utero e ai tessuti circostanti con conseguente dolore cronico, infertilità e possibilità di gravidanze extrauterine.

complicanze clamidia

Negli uomini la sterilità è meno probabile, ma l'infezione può colpire i testicoli e la prostata causando dolore e febbre.

Raramente possono verificarsi: artrite, lesioni epidermiche, infiammazione agli occhi e all'uretra

Diagnosi

La clamidia viene diagnosticata attraverso esami colturali, reazioni di immunofluorescenza e saggi immunoenzimatici che possono essere effettuato su campioni di urina o tamponi cervicali, uretrali, vaginali, rettali, congiuntivali e orali.

Un prelievo di sangue permette di verificare una pregressa infezione, mediante il riscontro di immunoglobuline anti-clamidia (IgG e/o IgA).

Sono disponibili alcuni test che consentono di ottenere risultati in brevissimo tempo. Un esempio è la ricerca del DNA specifico per la clamidia, tramite amplificazione degli acidi nucleici.

Trattamento

La clamidia viene curata con antibiotici (come tetraciclina, doxiciclina, eritromicina, azitromicina e ofloxacina).

La terapia va instaurata in base all'antibiogramma effettuato durante le analisi microbiologiche.

Oltre al soggetto interessato, devono essere trattati anche tutti i partner sessuali, per evitare l'effetto «ping-pong».

Durante il trattamento è importante astenersi dai rapporti sessuali.

Prevenzione

La clamidia si previene:

  • Effettuando un controllo annuale di prevenzione dal ginecologo, per tutte le donne sessualmente attive;
  • Effettuando il test periodicamente, in caso di rapporti occasionali e frequenti con più persone;
  • Con l'utilizzo corretto del profilattico durante il rapporto sessuale;
  • Evitando rapporti sessuali non protetti con persone infette.