Polipi Intestinali
Che cosa sono?
I polipi intestinali sono protrusioni che crescono al di sopra della superficie mucosa dell'intestino.
Di solito, non causano sintomi e, per lo più, si tratta di neoformazioni benigne, ma è ormai provata la loro possibile trasformazione in tumore del colon-retto.
Per questo motivo, la loro precoce identificazione e asportazione permette di prevenire il successivo sviluppo in cancro.
Cause
Le cause alla base della loro insorgenza non sono ancora del tutto chiare, tuttavia alcuni fattori possono favorirne la comparsa:
- Età avanzata (si sviluppano soprattutto nelle persone oltre i 50 anni di età);
- Familiarità;
- Fumo;
- Obesità;
- Scarsa attività fisica;
- Abuso di alcol;
- Eccessivo consumo di carni rosse e di grassi saturi;
- Malattie infiammatorie croniche del colon-retto (es. rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn).
Tipologie
In base alla loro forma, si distinguono in peduncolati (ancorati alla parete intestinale mediante un loro peduncolo) e in sessili (adesi alla parete intestinale).
In base al loro numero, possono essere singoli o multipli. Si parla di poliposi quando sono presenti più di 100 polipi.
Relazione tra polipi e cancro del colon-retto
Non tutti i polipi sono a rischio di malignità.
I polipi iperplastici sono considerati sostanzialmente innocui, perché la loro trasformazione in un tumore maligno è rara.
I polipi neoplastici o adenomatosi, invece, sono più inclini a trasformarsi, nel tempo, in una neoplasia intestinale maligna. È pertanto corretto considerare gli adenomi colon-rettali come delle lesioni precancerose.
Quali sono i sintomi dei polipi?
Solitamente, i polipi intestinali non provocano sintomi e spesso sono scoperti durante l'esecuzione di una colonscopia o di esami radiologici eseguiti per altre ragioni.
Tuttavia, polipi di notevoli dimensioni possono manifestarsi con:
- Sanguinamento;
- Perdite di muco nelle feci;
- Alterazioni delle funzioni intestinali;
- Dolori addominali.
Diagnosi
La diagnosi dei polipi intestinali è sospettata in base ai sintomi (se presenti) e confermata da esami strumentali:
- Colonscopia: viene introdotto attraverso l'orifizio anale uno strumento flessibile a fibre ottiche, per l'ispezione del colon; consente di visualizzare direttamente la presenza di polipi, oltre a permettere l'esecuzione di biopsie (ed eventuali polipectomie).
- Clisma opaco a doppio contrasto: esame radiologico eseguito iniettando del bario ed insufflando aria; permette di visualizzare i polipi nei casi in cui la colonscopia non può essere praticata sul paziente.
- Ricerca del sangue occulto nelle feci: solo in alcuni casi, i polipi possono dar luogo a piccole perdite di sangue, rilevabili con un esame delle feci per la ricerca del “sangue occulto”.
Trattamento
Anche se la maggior parte dei polipi è di natura benigna, se ne raccomanda in ogni caso l'asportazione chirurgica, la quale rappresenta un efficace metodo di prevenzione per il tumore del colon-retto.
Gran parte dei polipi può essere asportata durante la colonscopia, mediante un particolare strumento “ad ansa” che passa attraverso il colonscopio.
Ogni polipo asportato, o parte di esso, viene inviato all'esame istologico per determinarne la natura. In base all'esito delle analisi, il medico può, quindi, consigliare con quale frequenza sottoporsi a future visite di controllo.