Escherichia Coli
Che cos'è ?
Escherichia coli è il nome di un batterio che vive comunemente nell'intestino (commensale).
Accanto ai ceppi apatogeni (flora autoctona intestinale) esistono ceppi patogeni in grado di causare infezioni nel tratto gastroenterico ed in altri apparati, quello urinario in particolare.
Caratteristiche
L'E. coli è un batterio gram-negativo, che appartiene alla famiglia degli Enterobatteri.
Ha una forma allungata a bastoncello ed è dotato di flagelli disposti su tutta la sua superficie.
Possiede un metabolismo aerobio facoltativo, cioè può crescere in presenza o assenza di ossigeno
La temperatura ottimale per la sua sopravvivenza è di 35-40°C. Per questo motivo, l'E. coli vive facilmente nell'intestino dell'uomo, dove si comporta da commensale e contribuisce alla corretta digestione del cibo.
Malattie causate dall'E. coli
Gli stessi ceppi commensali, normalmente innocui, in determinate condizioni predisponenti possono causare malattia al di fuori del tratto enterico.
Gli E. coli uropatogeni (UPEC) sono tra le principali cause di infezioni del tratto urinario. I batteri possono risalire le vie urinarie e produrre uretriti, cistiti, prostatiti e, nei casi più gravi, pielonefriti.
Altri ceppi di E. coli possono determinare malattie extraintestinali, come meningiti, setticemia, peritonite, polmonite e infezioni di altri organi interni.
Tuttavia, nell'uomo, le infezioni da E. coli si manifestano principalmente con diarrea, talvolta associata a emissione di sangue e a disturbi della funzionalità renale.
Infezioni gastroenteriche
Alcuni ceppi di E. coli producono tossine, altri invadono la mucosa intestinale e, dopo aver aderito agli enterociti, sono causa di danno tissutale e infiammazione. Tra i diversi ceppi di Escherichia coli associati a patologie enteriche ricordiamo:
- E. coli ENTEROPATOGENI (EPEC) → principale causa della diarrea del viaggiatore e della diarrea batterica tra i bambini dei Paesi in via di sviluppo.
- E. coli ENTEROTOSSIGENI (ETEC)
- E. coli ENTEROINVASIVI (EIEC)
- E. coli ENTEROAGGREGATIVI (EAEC)
- E. coli ENTEROEMORRAGICI (EHEC) → possono provocare diarrea emorragica e sindrome emolitica uremica, che può essere addirittura fatale.
Cause
Le infezioni da E. coli possono essere contratte entrando in contatto con le feci sia di umani, che di animali. La trasmissione avviene quindi soprattutto
- Bevendo acqua contaminata: la presenza dell'E. coli nelle falde acquifere è un indicatore di contaminazione fecale.
- Mangiando alimenti contaminati: carne cruda, vegetali (lattuga, spinaci e germogli), succhi di frutta non pastorizzati, latte non pastorizzato e formaggi derivati.
- Da una persona all'altra (es: quando una persona non si lava le mani dopo essere stata in bagno).
Diagnosi e trattamento
Il medico può diagnosticare un'infezione da E. coli dopo aver posto alcune domande riguardo ai sintomi e aver effettuato alcuni esami, primo fra tutti quello delle feci. Da questo esame, chiamato coprocoltura, infatti, è facile rilevare la presenza del batterio. Sono comunque disponibili altre analisi di laboratorio e test molecolari, utili per la ricerca sierologica delle tossine e la determinazione del sierotipo.
L'infezione sostenuta da E. coli si risolve, in genere, spontaneamente. Il trattamento è fondato sul riposo e sulla reidratazione.
In alcune persone, l'infezione da E. coli provoca problemi al sangue e ai reni. I pazienti più critici possono richiedere un trattamento intensivo basato su dialisi e trasfusioni di sangue.
Prevenzione
Bere solo acqua potabile, latte, prodotti caseari e succhi pastorizzati; quando si viaggia in Paesi dove l'acqua non è trattata, non consumare ghiaccio o acqua del rubinetto.
Lavarsi accuratamente le mani: dopo aver fatto uso della toilette o essere venuti a contatto con animali, prima di preparare gli alimenti e dopo aver toccato carne cruda.
La carne cruda deve essere cotta a una temperatura minima di 70°C, per almeno 2 minuti. Lavare accuratamente frutta e verdura con acqua potabile prima del consumo, soprattutto se non possono essere cotte o sbucciate.