Osteoporosi

Che cos'è?

L'osteoporosi è una malattia caratterizzata da riduzione della massa ossea e alterazione dell'architettura del tessuto osseo, che comporta una maggiore fragilità e un aumento del rischio di frattura.

  • L'osteoporosi è una malattia che dipende da molti fattori (età avanzata, menopausa, terapie, altre patologie ecc.)
  • È chiamata “malattia silenziosa”: molti di coloro che ne sono affetti non presentano sintomi. Purtroppo, spesso ci si accorge del problema, a seguito di una frattura.

osteoporosiL'osteoporosi può essere diagnosticata con esami mirati (es. Mineralometria Ossea Computerizzata, MOC). Con la prevenzione e il trattamento è possibile rallentarne la progressione e ridurre il rischio di incorrere in una frattura.

Anatomia e funzione dello scheletro

Lo scheletro è l'impalcatura del nostro corpo formata da ossa e tessuto cartilagineo. Svolge molteplici funzioni: sostiene il corpo, consente il movimento e protegge organi vitali (es. cervello, midollo spinale, cuore e polmoni). Rappresenta, inoltre, una riserva di sali minerali (calcio e fosforo) e altre sostanze alla quale l'organismo attinge in particolari condizioni.

Tessuto osseo

L'organizzazione di base della matrice ossea è costituita da:

  • Componente cellulare
  • Sostanza organica (proteine di vario tipo, come il collagene).
  • Massa inorganica (sali minerali, come l'idrossiapatite).

Questa composizione conferisce all'osso proprietà veramente eccezionali: robustezza, elasticità e flessibilità.

Cause

Il tessuto osseo viene sottoposto ad un continuo processo di rinnovamento (rimodellamento).

cause osteoporosiQuesto avviene attraverso meccanismi particolari di distruzione e ricostruzione, operato da cellule specializzate, chiamate osteoclasti (demoliscono piccole aree di osso vecchio o danneggiato) e osteoblasti (ricostruiscono le nuove parti dell'osso).

L'osteoporosi si sviluppa quando le due popolazioni cellulari non sono più in equilibrio:

La quantità di osso riassorbito dagli osteoclasti è maggiore della quantità di osso prodotto dagli osteoblasti;

La quantità di osso neoformato è insufficiente per sostituire quello demolito durante la fase di riassorbimento.

Conseguenze

La riduzione della massa ossea può essere generalizzata e coinvolgere tutto lo scheletro oppure interessare solo alcuni segmenti ossei. L'osteoporosi colpisce più frequentemente la colonna vertebrale e le ossa lunghe, il bacino e altre sedi, provocando fratture soprattutto a carico delle vertebre, del femore, del polso e dell'omero.

  1. Il tessuto osseo, diventando rigido e fragile, rende lo scheletro incapace di sopportare le normali sollecitazioni fisiologiche, quindi può fratturarsi anche per traumi minimi.
  2. L'assottigliamento e la fragilità delle ossa che deriva dall'osteoporosi predispongono anche all'alterazione dell'architettura dello scheletro (es. deviazioni o schiacciamenti della colonna vertebrale).

Fattori di rischio

Osteoporosi primitiva:

  • Post-menopausale
  • Senile

Osteoporosi secondaria:

  • Farmaci (corticosteroidi, immunosoppressori, ormoni tiroidei, anticonvulsivanti ecc.)
  • Patologie: endocrine (morbo di Cushing, ipertiroidismo e ipogonadismo), gastrointestinali (morbo di Crohn, celiachia, malassorbimento), malattie croniche ostruttive di bronchi e polmoni, mieloma multiplo, artrite reumatoide, neoplasie e terapie correlate.

Altre condizioni predisponenti: immobilizzazione prolungata, deficit di calcio o vitamina D, predisposizione genetica, magrezza eccessiva, abuso di alcolici e fumo di sigaretta ecc.

Sintomi e Diagnosi

osteoporosi colonna vertebraleL'osteoporosi è una malattia caratterizzata da una ridotta massa ossea e alterazione dell'architettura del tessuto scheletrico, che comporta un aumento della fragilità delle ossa → Rischio di frattura.

Il più delle volte non provoca nessun sintomo che possa far sospettare la sua presenza. Solo nel tempo, l'osteoporosi può dare segno di sé con: dolore osseo, riduzione della statura, incurvamento della colonna o fratture “da fragilità ossea”.

Per valutare la predisposizione all'osteoporosi occorre analizzare i propri “fattori di rischio”: menopausa, concomitante presenza di malattie o terapie osteopenizzanti. Verso i 65 anni di età, inoltre, è consigliato un esame chiamato mineralometria ossea computerizzata (MOC): misura la densità minerale ossea per stabilire il grado dell'osteoporosi o il rischio di assottigliamento osseo.

MOC (densitometria ossea)

densitometria osteoporosiL'esame confronta la “densità” delle ossa del paziente con quelle di un adulto medio (e di quanto si allontana da quella considerata normale in un giovane adulto dello stesso sesso e razza).

Il risultato di questo rapporto è il cosiddetto T-score, valore numerico espresso in deviazioni standard (DS):

  • T-score < -2,5 DS è indicativo di osteoporosi.
  • -1 DS<T-score<-2,5DS è indicativo di osteopenia (lo scheletro ha perso densità minerale ossea, ma non vi è ancora osteoporosi)

Altri esami diagnostici

Esame radiografico della colonna vertebrale: utile per diagnosticare e datare le fratture vertebrali (valuta se sono presenti lesioni recenti o pregresse).

osteoporosi diagnosiMorfometria vertebrale: analisi delle vertebre lombari e dorsali, basata sulla misurazione delle altezze dei corpi vertebrali - anteriore, centrale e posteriore - per accertare la presenza o meno di una frattura vertebrale.

Esami di laboratorio: le analisi del sangue e delle urine permettono di valutare lo stato del metabolismo dell'osso, individuare possibili fattori causali e sono utili quando c'è il sospetto di una forma di osteoporosi secondaria.

Terapia

Scopo della terapia consiste nel migliorare le caratteristiche qualitative e quantitative del tessuto osseo, rallentare il processo patologico e ridurre il rischio di frattura.

I trattamenti per l'osteoporosi comprendono:

  • Farmaci anti-riassorbitivi, come i bifosfonati;
  • SERM (modulatori selettivi dei recettori per gli estrogeni, quali il raloxifene);
  • Farmaci osteo-formativi come il teriparatide (analogo dell'ormone paratiroideo);
  • Farmaci con doppio meccanismo d'azione (anti-riassorbitivi e anabolici, come il ranelato di stronzio);
  • Anticorpi monocolonali come l'inibitore del RANK-L (denosumab)

NOTA: in presenza di una osteoporosi secondaria, il trattamento deve essere volto al controllo della causa sottostante.

Prevenzione

Una serie di misure generali aiutano a contrastare l'osteoporosi:

  • Seguire una dieta ricca di frutta e verdura, che preveda anche un adeguato apporto di calcio, attraverso l'assunzione di latte, yogurt e formaggi;
  • Fare regolare attività fisica per rinforzare i muscoli, migliorare l'agilità, la postura e l'equilibrio;
  • Evitare il fumo e le bevande alcoliche.

Anche la vitamina D gioca un ruolo essenziale nella prevenzione: può essere assunto con la dieta (latte, latticini, salmone, sardine e uova), sebbene una quota preponderante derivi dall'esposizione della cute alla luce del sole.

Se non bastasse, può essere indicata, sotto prescrizione e controllo medico, un'adeguata integrazione di calcio e vitamina D.