Latte Materno
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Il latte materno è l'alimento più raccomandabile per il neonato, il solo ed unico in grado di fornire tutti gli elementi nutritivi nelle giuste proporzioni.
Il latte, ovviamente, è prodotto sia nella donna che da altri mammiferi di sesso femminile, ma ciò non significa che i vari latti animali presentino le stesse funzioni e caratteristiche. Per questo motivo, ad esempio, il latte di mucca è ideale per soddisfare le esigenze nutritive del vitello ma non lo è altrettanto per quelle del neonato.
Sia nell'uomo che nella mucca possiamo distinguere tre diverse fasi della lattazione, che elenchiamo di seguito.
Il colostro, che è un latte particolarmente ricco di proteine e sali minerali, viene generato subito dopo il parto fino al quinto - sesto giorno. La sua composizione riflette le esigenze nutritive del neonato, che dopo la nascita accusa sia un aumentato fabbisogno energetico sia un calo ponderale dovuto soprattutto alla perdita di liquidi ( dal momento che negli ultimi nove mesi ha vissuto in un ambiente acquoso). Quindi il bambino per recuperare energia velocemente necessita di assumere un latte materno, come il colostro, ricco di proteine e sali minerali, ma anche e soprattutto di anticorpi, lattoferrina, globuli bianchi e lisozima (sostanze immunizzanti). in quanto l'immaturità del suo sistema immunitario non è sufficiente per proteggerlo dai patogeni ambientali con i quali viene a contatto. Pertanto, il latte materno rappresenta un alimento insostituibile che, oltre a portare un'azione immunitaria, stimola la funzionalità degli organi digestivi del neonato.
Il cambiamento della composizione del colostro in un latte ricco in percentuale di zuccheri e lipidi, chiamato latte di transizione, si manifesta dopo i primi cinque o sei giorni dal parto. Tale evento si manifesta a causa delle mutevoli necessità energetiche del neonato, che in termini di calorie per kg di peso corporeo, sono massime nel primo mese di vita
Quindici giorni dopo il parto si assiste al raggiungimento di una composizione standard del latte materno, ora chiamato latte maturo, che si caratterizza per una percentuale inferiore di proteine e sali minerali, ed una maggiore ricchezza in lipidi e glucidico.
Si distinguono TRE TIPI DI LATTE MATERNO: COLOSTRO: prodotto dal 1° al 6° giorno di vita del bambino, è molto ricco di fattori nutritivi come proteine, sali minerali ed oligosaccaridi, ma anche di anticorpi come globuli bianchi, lisozima e fattore complemento. LATTE DI TRANSAZIONE: prodotto dal 6° al 14° giorno, più ricco di grassi e lattosio (quindi aumenta l'apporto calorico) e più povero di proteine e minerali. LATTE MATURO: prodotto dal 15° giorno in poi. |
Per il bambino il latte materno rappresenta un alimento insostituibile e l'allattamento al seno si rivela particolarmente utile anche per la neomamma, in quanto la suzione stimola la produzione di un ormone, chiamato ossitocina, che agisce contraendo l'utero ed aiutandolo a ritornare in condizioni fisiologiche. Inoltre, l'allattamento al seno sembra proteggere la madre dall'osteoporosi e secondo alcuni studi ridurrebbe anche il rischio di tumore al seno (si tratta comunque di dati epidemiologici, da prendere con significato statistico). La produzione di latte, inoltre, porta ad un moderato aumento del dispendio energetico (un aiuto naturale per ritrovare la linea dopo i mesi della gravidanza).
Proprietà del latte materno: Anti-allergiche: grazie alla presenza di immunoglobuline (IgA) nel latte materno, l'allattamento al seno sembra proteggere il bambino da allergie alimentari in età adulta questo perché ritarda i primi contatti con gli alimenti, dando il tempo al sistema immunitario di svilupparsi. Perciò non esistono casi di di allergia al latte materno, salvo in rare occasioni. |
Per tutti questi motivi, a differenza di quanto è avvenuto tra gli anni '60 e '70, l'importanza dell'allattamento al seno e del latte materno è severamente tutelata dalla legislazione, anche in materia pubblicitaria.