Epimedium
L'Epimedium è una pianta particolarmente diffusa nel territorio asiatico, cresce infatti spontaneamente in tutta la Cina, in Giappone, Korea e Vietnam, generalmente utilizzata in medicina cinese come tonico rinvigorente.
Le sue interessanti applicazioni pratiche, hanno spinto l'interesse di molti gruppi di ricerca, per lo più concentrati nel territorio del Sud-Est Asiatico e nel territorio statunitense, a caratterizzarne la composizione e le relative applicazioni cliniche.
I dati emersi da tali studi, per lo più sperimentali, è il caso di ricordarlo, sembrano molto interessanti soprattutto per alcune potenzialità sottovalutate dalla medicina cinese, e che invece possono essere di notevole impatto per finalità preventive e terapeutiche.
Dalle diverse specie di Epimedium infatti è possibile estrarre un cocktail di principi attivi, biologicamente importanti, costituito prevalentemente da elementi dotati di attività antiossidante, che rendono tale Erba medica un potente alleato contro le più comuni patologie ossidanti, dalle cardiovascolari alle neurologiche.
Gli studi di chimica analitica infatti hanno individuato tra gli elementi dotati di potere biologico Flavonoidi, Polisaccaridi, Vitamina C ed Icariina, per i quali si è cercato di caratterizzarne anche l'efficacia biologica e le potenziali applicazioni cliniche.
Epimedium : notizie dal mondo scientifico
Dagli innumerevoli studi presenti in letteratura, è possibile individuare le proprietà biologiche complessive dell'Epimedium, e quelle caratteristiche di ogni singolo principio attivo, potendo così caratterizzare le potenzialità terapeutiche e preventive di questa pianta.
Più precisamente da tali evidenze emergono diversi ruoli tra i quali :
- quello dei Flavonoidi presenti in Epimedium, la cui presenza è stata associata all'inibizione della risposta infiammatoria acuta con conseguente controllo dell'edema, alla riduzione della permeabilità vascolare caratteristica del processo flogistico, al controllo della sintomatologia dolorosa, al controllo della progressione sintomatologica in corso di artrite, alla riduzione della produzione di prostaglandina E e malonil dialdeide ed al potenziamento delle scorte di antiossidanti endogeni.
- quello dell'Icariina, vero e proprio principio attivo dell'Epimedium, la cui presenza si è dimostrata efficace nel ridurre il danno indotto dalle specie reattive dell'ossigeno a carico del DNA, nel salvaguardare le membrane cellulari dall'azione lesiva delle specie ossidanti, nel proteggere miocardiociti ed endotelio vascolare dal danno ROS mediato, nel proteggere nervi periferici e sistema nervoso centrale dalla degenerazione.
- quello dei Polisaccaridi, la cui presenza si è rivelata utile nel potenziare il sistema immunitario, proteggendo l'organismo da potenziali patogeni opportunisti e nell'incrementare il contenuto organico di antiossidanti endogeni.
- quello della vitamina C, importante nel coadiuvare la funzione antiossidante dei suddetti principi attivi, migliorando al contempo numerosi altri parametri metabolici come colesterolemia e l' ipertrigliceridemia.
L'azione afrodisiaca e anti disfunzione erettile, che ha rappresentato per tanto tempo un caposaldo relativo all'uso dell'Epimedium, è evidentemente una conseguenza delle suddette attività, ed in particolare della capacità della Icariina di proteggere il sistema nervoso periferico dalla degenerazione ed al contempo di migliorare il flusso vascolare periferico, probabilmente mediante anche la produzione di ossido nitrico, permettendo un maggior afflusso di sangue agli organi genitali esterni.
Epimedium: considerazioni
La scarsa presenza di trial clinici controllati da un lato e l'assenza di formulazioni standardizzate e ben rappresentate dall'altra, limita notevolmente l'impiego clinico e preventivo di questa pianta, non potendo pertanto sfruttare a pieno tutte le sue potenzialità biologiche, ampiamente caratterizzate in differenti studi sperimentali.
La stessa situazione impedisce di caratterizzarne i potenziali effetti collaterali e l'eventuale sicurezza d'impiego clinico, legando pertanto l'uso di questa pianta più ad un questione esperienziale che clinicamente valutata.
Sarebbe tuttavia importante considerare come l'uso inadeguato di questo integratore potrebbe determinare la comparsa di effetti collaterali gastroenterici e cardiovascolari.
Non si conoscono invece gli effetti collaterali che deriverebbero dall'uso a lungo termine della pianta ed i potenziali danni per la salute del feto e del lattante, risultando pertanto controindicato durante la gravidanza ed il successivo periodo di allattamento al seno.
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